Apprendo con rammarico che il Governo ha deciso di istituire la “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia” solamente come solennità civile. Sarebbe stato logico e doveroso, dedicare al 17 marzo una festa nazionale, piuttosto che ricordare con una celebrazione di serie b la nascita dell’Italia. Nessuno ha mai posto il problema dei costi, in termini di mancata produttività, per ricorrenze come quella del 25 aprile o del 1 maggio. A maggior ragione il problema non dovrebbe porsi per la festa più unificante che abbiamo. Non esiste altra nazione al mondo che abbia scelto di non celebrare la sua nascita, o unificazione, per motivi di costi o di mancata produttività. Farlo, per noi, significa sottomettere le ragioni stesse del nostro stare insieme a meri interessi di carattere economico.
Mar 12