«Sottoscrivo le parole del segretario Angelino Alfano sugli elementi che dovranno caratterizzare la nuova legge elettorale: scelta diretta dei parlamentari e chiarezza sul nome del premier al momento del voto. Ricordo, a tal proposito, che nel mese di maggio ho depositato alla Camera, insieme ad altri colleghi del Pdl, una proposta di modifica della legge elettorale che va in questa direzione.
Il testo corregge le anomalie dell’attuale sistema prevedendo l’introduzione del voto di preferenza e tutela gli elementi di forza della legge elettorale, come il diritto degli italiani di conoscere in anticipo il nome del premier, il programma e la coalizione di Governo.
Inoltre la proposta salvaguarda il bipolarismo, trasversalmente riconosciuto come grande conquista per l’Italia e per la nostra democrazia.Il testo può essere approvato in una giornata. E se le tre settimane indicate da Alfano per trovare un accordo scadranno con un nulla di fatto mi auguro che il Pdl tutto possa far sua la nostra proposta».
3 commenti
Grande Giorgia. Ottimo la sottoscrizione delle parole del Segretario Alfano riguardo alla legge elettorale. L’unica strada percorrebile è questa, dare ai cittadini il diritto delle preferenze per elezione dei deputati e senatori. Primo passo importante e fondamentale per ridare la democrazia ai cittadini, democrazia usurpata temporaneamente dall’attuale Presidente Napolitano, con la nomina del governo Monti. Occorre sapere a priori chi sia il candidato premier e poter scegliere come rappresentanti al parlamento. Avanti su questa strada, e senza fare marcia indietro. Uniti nel PDL affinche prevalga tale direzione. E se ad alcuni elementi del PDL, questo non sta bene, che vadano via non abbiamo bisogno di gente che pur di rimanere attaccata alla propria sedia è disposta a fare di tutto, anche andare con Casini e la sinistra. Se tanto vogliono seguire tale strada che vadano pure nessuno li trattiene nel PDL. Altro passo importante da seguire è lottare per rendere l’obbligo del vincolo di mandato per eliminare e combattere i voltagabbana. Non vuoi stare più nel partito dove sei stato eletto, libero di farlo, ma devi dimetterti dal parlamento ed andare a casa senza possibilità di creare gruppi misti o altri partiti, nonchè cambiare schieramento, per quella legislatura devi andare a casa. Di fatto il Presidente della Repubblica si appropria di poteri che non ha. Con tutti i suoi vari distinguo e indicazioni di quando si deve andare a votare, oppure cosa deve fare o meno il parlamento. Questa è arroganza, perchè il Presidente della Repubblica è il custode della Costituzione, che andrebbe cambiata in parte, perchè oramai è obsoleta per la nostro periodo attuale. Per cui vada per il semipresidenzialismo, ma che sia la cittadinanza ad elegerlo e non il parlamento. Grazie, buon lavoro bellissima Giorgia. Crediamo in te perchè sei in gamba e capace, sempre al tuo fianco, per il rinnovamento e riaprtire da zero e lode al merito.
Cordialmente
Vito Cipolla
Sarebbe bello poter comunicare con il mirsntio della pubblica istruzione: da anni ho molte cose da dire sulla scuola perche8 VIVO nella scuola e tutte le riforme che ci sono piovute addosso mi hanno sempre dato l’impressione che a stilarle fossero degli incompetenti che nella scuola non hanno mai messo piede. Sarebbe ora di ascoltare gli insegnanti, di conoscere la realte0 della scuola italiana non solo attraverso i filmati di YouTube, ma anche attraverso le testimonianze di chi vive a diretto contatto con gli allievi, di chi li ascolta, di chi tenta disperatamente di insegnare loro sani valori, di chi, nonostante tutto, ama ancora il mestiere di insegnante.
Una proposta instseerante. E, sicuramente, una giusta prospettiva sul senso della parola COMUNICARE, intesa non come semplice trasferimento di informazione, ma come interazione bidirezionale.