Da tempo la realtà politica dalla quale provengo sostiene che sulle spalle dei giovani italiani gravano i costi delle scelte dissennate di chi per decenni ha voluto vivere al di sopra delle proprie possibilità, lasciando alle generazioni future il conto da pagare.
E sono lieta che il premier Mario Monti abbia fatto sua questa posizione. Ma oggi la ‘generazione perduta’ non si accontenta dei ‘mea culpa’ delle generazioni precedenti, ma si aspetta da chi guida la Nazione atti di coraggio e azioni incisive, per rimediare, quando ancora possibile, agli errori commessi e per far in modo che gli stessi non siano ripetuti.
Da ministro della Gioventù, proprio in quest’ottica, ho proposto tra l’altro l’introduzione della ‘valutazione di impatto generazionale’ di ogni singolo provvedimento di legge, insieme all’equiparazione dell’elettorato attivo e passivo, per dare maggiore rappresentatività in Parlamento alle giovani generazioni.
Quello che i giovani italiani si aspettano ora, soprattutto da un Governo tecnico che gode di una ampissima maggioranza, sono interventi concreti, come nel caso del fondo di garanzia per l’accesso al credito previsto dal pacchetto ‘Diritto al Futuro’, istituito dal precedente Governo, e l’abolizione di tutti quei privilegi che incredibilmente vengono ancora mantenuti nel nostro sistema e perpetuano quello ‘squilibrio generazionale’ non più tollerabile.
Penso soprattutto a quella autentica vergogna delle ‘pensioni d’oro’, monumento immondo di un popolo che, come Saturno, divora i propri figli per paura di essere soppiantato. In più occasioni ho proposto la revoca delle pensioni che superano un determinato importo e non sono frutto di reali contributi versati.
Il Governo intervenga nel modo che reputa migliore, ma lo faccia presto. È tempo di passare dalle parole ai fatti.
1 commento
Pienamente condivisibile. Grande Giorgia, bravissima, come al solito preparata e concreta. Riflessione ottima. Grazie di esistere Fantastica.
Avanti così con grinta e coraggio per guardare avanti ad un futuro milgiore, grazie anche al tuo impegno ed al tuo lavoro.
Un abbraccio
Vito