L’approvazione definitiva della legge che introduce la doppia preferenza di genere segna una svolta storica nella battaglia per il raggiungimento di un reale equilibrio tra rappresentanza maschile e femminile nelle nostre Istituzioni.
Questa norma colmerà una carenza strutturale della nostra democrazia e garantirà alle donne parità di accesso alla vita politica e alle cariche elettive. Saranno sempre i cittadini a decidere da chi farsi rappresentare ma in questo modo donne e uomini avranno gli stessi strumenti per dimostrare competenze e capacità.
2 commenti
A me sembra una forzatura che non solo non rende onore alle donne ma, soprattutto, calpesta il merito e le capacità. Sì, perchè imporre una pari rappresentanza paritaria significa sostituire ad uno capace, un altro soggetto (maschio o femmina non importa) che occupa quel posto solo in virtù del genere e non dei suoi meriti. Dispiace vedere che anche le donne di Destra si siano appiattite su un archeofemminismo più dannoso che inutile.
Sulle quote rosa ho sempre avuto un’opinione negativa, e pertanto anche questo provvedimento non mi esalta. Quello che doveva essere uno strumento di sensibilizzazione e formazioine di un nuovo modo di concepire la parità delle personere, al dilà del genere di appartenenza, è diventato uno strumento di garantismo che nulla ha a che vedere con la prarità. La storia si ripete come in tante altre battaglie, tant’è che come ben dichiari : “Questa norma colmerà una carenza strutturale della nostra democrazia….. ” . Buon lavoro