Dati Eurostat: è da incoscienti non investire in cultura. Per l'Italia risorsa preziosa per uscire dalla crisi

L’Italia deve restituire alla cultura quel ruolo centrale che le appartiene. I dati resi noti dall’Eurostat hanno dell’incredibile: la nostra Nazione detiene circa il 70% del patrimonio culturale mondiale ma è il fanalino di coda in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura. Continuare a ignorare questa enorme potenzialità economica, turistica e occupazionale sarebbe da incoscienti.

Fratelli d’Italia è tra i pochi nel suo programma che ha dedicato spazio a questo tema sottolineando la necessità di capovolgere radicalmente quella che è a tutti gli effetti una anomalia: la cultura, l’arte e il paesaggio costituiscono una ricchezza ben più preziosa e inesauribile del petrolio.

Sviluppare una politica di sistema e investire sul turismo e promozione del marchio “Italia”, reperendo risorse dal taglio degli sprechi e della spesa improduttiva, potrebbe rappresentare un volano per la nostra economia, tale da consentire alla Nazione di uscire dalla crisi con le sue forze. Questo tema, dunque, deve essere inserito tra le priorità dell’agenda politica italiana.

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