Siamo lieti di constatare che in Parlamento si stia allargando pian piano il fronte di chi considera non più rinviabile la modifica della legge elettorale. Tra le tante proposte in campo c’è anche quella del ritorno al mattarellum, che a nostro avviso rischierebbe di rendere ancora più instabile la situazione attuale. Se proiettassimo i risultati delle scorse elezioni politiche al mattarellum, infatti, ci accorgeremmo di come questo sistema non sia in grado di garantire governabilità. Tuttavia riteniamo apprezzabile il lavoro dell’on. Giachetti, a cui va dato il merito di aver fatto una proposta, a differenza dei tanti che dicono di voler cambiare la legge elettorale ma poi la difendono con le unghie e con i denti.
La scorsa settimana Fratelli d’Italia ha depositato la sua proposta che può essere considerata una vera ‘clausola di salvaguardia’ e domani chiederemo la calendarizzazione in aula. È la stessa che avevamo presentato nella passata legislatura e che i partiti maggiori del Parlamento hanno la responsabilità di non aver approvato, determinando questo quadro politico instabile, con un governo a forte rischio fallimento. La nostra proposta correggere i limiti dell’attuale sistema e mantiene le conquiste introdotte dalla legge Calderoli, come la stabilizzazione del bipolarismo e la possibilità di conoscere al momento del voto il nome del premier, la coalizione e il programma di governo. Nello specifico: uniforma i criteri di attribuzione del premio di maggioranza per i due rami del Parlamento, assegnati alla Camera su base nazionale e al Senato su base regionale e che hanno prodotto due maggioranze diverse; abolisce l’ignominia delle liste bloccate, con l’introduzione del voto di preferenza e rivede la soglia minima di assegnazione del premio di maggioranza come richiesto anche dalla Corte costituzionale.
2 commenti
Cercare di modificare il porcellum è solo un arroccamento. La legge elettorale deve consentire di eleggere nel collegio un solo parlamentare con doppio turno. Il candidato deve essere scelto con primarie aperte obbligatorie per legge. I segretari di partito devono definire la linea politica, ma sulle candidature tutti coloro che si identificano in quella linea devono avere la possibilità di candidarsi nel collegio che preferiscono. Ovviamente bisogna ottenere delle firme per potersi candidare alle primarie. Una legge così fa venire la pelle d’oca alla classe dirigente dei partiti attuali perchè sanno benissimo che molti non potranno più rientrare in parlamento. Ma se non si farà così l’astensione arriverà a livelli enormi. Piuttosto accanto a questa riforma serve un senato federale.
Il premio di maggioranza viene assegnato per favorire la formazione del governo. Se il partito che ha avuto il premio non realizza il Governo, perché dovrebbe continuare a godere di un maggior numero di deputati?