Oggi il Parlamento Europeo ha approvato il pacchetto di misure sul diritto di asilo che sostituirà il ‘regolamento di Dublino’ attualmente in vigore. Se da una parte sono presenti norme a tutela dei diritti dei rifugiati politici, dall’altra l’Europa rifiuta, per l’ennesima volta, di aiutare gli Stati più esposti ai flussi migratori, tra cui ovviamente l’Italia. Viene infatti ribadito che spetta allo ‘Stato di primo arrivo’ gestire tutte le domande d’asilo. Il governo Monti prima e l’attuale governo Letta avrebbero dovuto reclamare una vera solidarietà europea, invece vediamo scaricato sulle nostre spalle un peso molto gravoso senza che nessuno si indigni.
Secondo i dati 2012 più del 60% delle richieste di asilo presentate in Italia sono state respinte per mancanza di requisiti. Ci chiediamo con quali criteri vengano prese tali decisioni. Non vorremmo che le inevitabili lungaggini burocratiche creino ancor più confusione lasciando fuori dagli Stati Ue veri rifugiati politici a scapito di personaggi come Adam Mada Kabobo, il ghanese in attesa dell’esito della richiesta di asilo, colpevole di aver ucciso a picconate tre persone a Milano.