Fratelli d’Italia non intende avallare alcun intervento militare in Siria. L’Italia ha già pagato il sostegno ai suoi alleati quando è stato necessario e giusto farlo, come nei conflitti in Iraq e in Afghanistan, esattamente come già contribuiamo attivamente a numerose missioni Onu, come in Libano e in Kosovo. Non capiamo però quale sia la strategia che Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti vogliono adottare in Nordafrica e in Medio Oriente.
Con l’intervento militare in Libia e il sostegno alle cosiddette “primavere arabe” si è fin qui ottenuto solo il risultato di destabilizzare l’area e rafforzare l’integralismo islamico. È quello che accadrebbe anche con un intervento militare in Siria.
Il sospetto che queste grandi e piccole potenze militari siano mosse dalla volontà di accrescere la propria influenza geopolitica nell’area e che in nome di questo trascurino le conseguenze di medio e lungo periodo del loro agire è purtroppo sempre più forte, anche agli occhi di osservatori solitamente prudenti. Saremmo, perciò, contrari a coinvolgere le nostre Forze Armate e l’Italia in una nuova campagna, che non ha alcuna giustificazione sotto il profilo dell’interesse nazionale e che stentiamo a credere sia mossa da ragioni umanitarie.
1 commento
L’Italia la guerra già la sta combattendo essendo invasa ogni giorno da centinaia di migranti provenienti proprio dai luoghi della “Primavera Araba” una primavera che si è rivelata per l’Italia un inverno come quello di Stalingrado. Se nel 2013 siamo ancora alle guerre di religione la politica, ma specialmente gli uomini che la conducono, ha fallito e dovranno passare ancora milleni prima che una vera pace avvolga la Terra tutta. On. Meloni con stima la seguo, avanti così.