Il centrodestra rifletta sul risultato ottenuto alle elezioni in Basilicata. Quella che si presentava come un’occasione storica di riscatto per una regione fortemente condizionata dai fallimenti della sinistra, si è conclusa con una disfatta. Questo è accaduto nonostante l’impegno di Tito Di Maggio, al quale va comunque il nostro ringraziamento per la grande disponibilità dimostrata.
Questo purtroppo accade ogni qual volta gli interessi di un partito o di una corrente interna prevalgono su quelli della comunità e del popolo e le candidature non nascono dal consenso popolare. Lo straordinario risultato ottenuto da Gianni Rosa, consigliere di Fratelli d’Italia più votato del centrodestra con 3600 preferenze, conferma quello che tutti sapevano: il candidato alla presidenza da contrapporre a Pittella doveva essere lui. In questo modo il centrodestra avrebbe dato il segnale chiaro e inequivocabile dopo lo scandalo che ha travolto la Regione Basilicata e portato alle dimissioni del presidente di centrosinistra.
Gianni Rosa è stato uno dei due consiglieri uscenti a non essere coinvolto da ‘rimborsopoli’: puntare su di lui avrebbe significato ripartire dalla persona che più di tutti simboleggia oggi l’onestà in Basilicata. Il rapporto tra Istituzioni locali e cittadini avrebbe potuto rinsaldarsi, ma non si è voluto fare. Così a vincere è stato l’astensionismo, a perdere la politica e il popolo lucano, che per altri 5 anni sarà governato dagli eredi di quel ‘sistema Basilicata’ che ha messo in ginocchio la regione.