Di seguito la lettera che Giorgia Meloni ha inviato al presidente della Camera, Laura Boldrini, in vista della discussione in Aula della proposta di legge di Fratelli d’Italia sulle pensioni d’oro. La proposta, presentata il 21 giugno 2013 ed adottata come testo base sul quale lavorerà la Commissione Lavoro, arriverà in aula il 27 gennaio. Nella lettera si chiede che anche Montecitorio e gli altri organi costituzionali che lo vorranno, diano avvio a una procedura di revisione dei vitalizi agli ex deputati. La stessa lettera verrà inviata nei prossimi giorni anche al presidente del Senato, Pietro Grasso.
“Onorevole Presidente,
l’approvazione, la scorsa settimana, delle mozioni relative al tema dei trattamenti pensionistici di importo particolarmente elevato, e il prossimo approdo in Aula delle proposte di legge vertenti sul medesimo tema, stanno suscitando momenti di acceso confronto tra le forze politiche e, al contempo, un vivace interesse da parte dell’intera opinione pubblica.
Dinanzi ad un tema così delicato, occorre che il nostro Parlamento tutto agisca con senso di responsabilità, affinché le misure di equità sociale che queste proposte di legge intendono realizzare non siano a carico solo di alcuni cittadini ma anche dei membri del Parlamento, troppo spesso tacciati di godere di immeritati e ingiustificati privilegi, che risultano maggiormente invisi all’esterno dei palazzi in un momento di crisi economica quale quello che l’Italia sta attraversando.
Mi riferisco con ciò alla necessità che lo stesso Parlamento, e mi auguro che gli altri organi costituzionali vorranno seguirlo su questa strada, dia avvio ad una procedura per la revisione dei vitalizi corrisposti ai deputati cessati dal mandato parlamentare, anche al fine di concorrere al finanziamento di misure di sostegno economico e sociale così necessarie alla Nazione in questo particolare momento storico.
In questo senso, ho presentato un emendamento alla proposta di legge a mia prima firma, che costituirà la base di discussione rispetto agli interventi normativi che si vorranno applicare alle cd. pensioni d’oro, affinché anche gli organi costituzionali debbano, pur nel rispetto dei propri ordinamenti, applicare i principi volti a ridurre quei trattamenti pensionistici che siano stati adottati, ed operino, in deroga alla normativa generale in materia.
Personalmente ritengo che sia compito precipuo della politica e dei suoi rappresentanti dare il buon esempio rispetto alle collettività che ci hanno eletti, ed auspico, quindi, che l’Ufficio di Presidenza ed il Collegio dei deputati questori si attivino tempestivamente in questo senso.
Colgo l’occasione per porgerle i miei più cordiali saluti”
Giorgia Meloni