Grande partecipazione alle primarie di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, che si sono svolte il 22 e 23 febbraio. La prima consultazione popolare nella storia del centrodestra, aperta a tutti i cittadini italiani e dell’Unione europea, a partire dai 16 anni di età, ha consentito a iscritti e simpatizzati del movimento di votare il Presidente Nazionale, il nuovo simbolo e i 3150 “grandi elettori” delegati al congresso nazionale di Fiuggi dell’8 e 9 marzo 2014. Il numero totale di votanti è stato di 249.380 persone, ai quali si andranno ad aggiungere i partecipanti alle primarie della Sardegna: vista la vicinanza con le elezioni regionali l’organizzazione ha deciso di posticiparle di una settimana e che dunque si svolgeranno sabato 1 e domenica 2 marzo. Sono stati 225.532 i cittadini che si sono recati in 801 seggi allestiti in tutta Italia, mentre hanno espresso il loro voto online, si siti ufficiali www.fratelli-italia.it e www.ricostruiamotutto.com in 23848.
Quasi 400 mila le schede tricolore stampate per questo appuntamento; circa 3000 i volontari che hanno partecipato tra operatori di seggio e rappresentanti dell’organizzazione; oltre 4000 i candidati a grandi elettori in tutta Italia. Alla Campania il primato della regione con più votanti (67536), con Salerno città regina della partecipazione. Segue il Lazio con i suoi 50481 votanti di cui 20071 a Roma. Al nord Italia e in Sicilia tra le città con il maggior numero di votanti si distinguono Torino e Messina.
Gli iscritti a FdI hanno votato gratuitamente, mentre i non iscritti hanno versato un contributo minimo di 2 euro e sottoscritto il manifesto politico di FdI-An. Grazie al riconoscimento mediante sistema informatico è stata garantita la regolarità del voto e non si sono verificati casi di votazioni multiple.
Ad iscritti e simpatizzanti è stato chiesto di scegliere:
- il presidente nazionale, con la candidatura sostenuta da FdI-An di Giorgia Meloni; grandi elettori, tra i candidati nelle costituenti della provincia di residenza (tre preferenze nei territori con meno di 40 delegati per un massimo di 5 in quelli oltre i 40 delegati). Le migliaia di preferenze espresse dai partecipanti alle primarie hanno sottolineato la grande voglia da parte degli elettori del centrodestra di scegliere direttamente i propri rappresentanti del territorio. Il più votato con il record di circa 20mila preferenze è stato Antonio Iannone, presidente della provincia di Salerno.
- Il nuovo simbolo del movimento tra una rosa di otto proposte selezionate dalla Segreteria generale del Congresso, anche tenendo conto della consultazione online organizzata nel mese di gennaio 2014, quando è stato chiesto a iscritti e simpatizzanti di inviare il loro logo che potesse rappresentare una sintesi tra il simbolo di An e quello di FdI e sottoporlo al giudizio del web. Ad ottenere il maggior gradimento (con circa il 28% dei consensi) è stato il simbolo numero 8 che ripropone per intero il logo di Alleanza nazionale ponendolo, in dimensione ridotta, all’interno di quello di Fratelli d’Italia. Al secondo posto con circa il 20% si è classificato il numero 1 che tiene fede al simbolo di FdI e riporta nella parte bianca del logo la scritta Alleanza nazionale. Terza con il 19% la proposta numero 5 che consiste nel logo di Alleanza nazionale con la dicitura “Fratelli d’Italia” nella parte inferiore.
- Nella scheda delle primarie un apposito spazio è dedicato alle “primarie delle idee”: ai partecipanti è stato chiesto di esprimere una posizione su dieci temi caldi al centro del dibattito politico: euro e rinegoziazione degli accordi europei; ‘made in Italy’ e regole sul commercio; immigrazione; Equitalia; fisco e lotta all’evasione; presidenzialismo e riforme istituzionali; sostegno alla famiglia e quoziente famigliare; sconti fiscali slot machine; primarie del centrodestra come condizione dell’alleanza; regolamentazione per legge della prostituzione. Nove elettori su dieci hanno partecipato ed apprezzato il metodo di consultazione. In particolare otto quesiti hanno avuto nel 90% dei casi una risposta affermativa. Soltanto il primo quesito, quello sull’uscita dell’Italia nell’euro in caso di mancata rinegoziazione degli accordi europei ha registrato una diversa percentuale: circa il 72% si è detto favorevole e il 28% contrario. Diversa percentuale anche per il quesito sulla regolamentazione per legge della prostituzione che ha registrato il 78% dei consensi.