È ovvio che la Finocchiaro consideri improponibile l’elezione diretta del Capo dello Stato: il Patto del Nazareno si fonda sul principio di negazione della sovranità popolare, con deputati nominati e senatori non eletti, che rispondono ai capi di partito e non agli italiani.
Dopo aver stretto questo accordo, che fa unicamente gli interessi dei partiti, lamentarsi perché il Pd non vuole riconoscere al popolo il diritto di scegliere il Presidente della Repubblica può significare solo due cose: essere ingenui o prendere per i fondelli gli italiani.
Certo il partito di Renzi avrebbe anche potuto riflettere sul presidenzialismo se Forza Italia lo avesse posto come condizione dell’accordo sulle riforme ma così non è stato e la proposta non è neanche stata accennata da Berlusconi nel corso dell’incontro con Renzi della scorsa settimana.
La polemica di oggi è dunque un nuovo atto del teatrino che sta andando in scena a Palazzo Madama, con il Pd che gioca ad “asso piglia tutto” e con Forza Italia che alza i toni ma contemporaneamente ammicca al compagno. E insieme gettano fumo negli occhi degli italiani e inventano di sana pianta polemiche strumentali per distogliere l’attenzione del vero tema: il Senato resta, le elezioni no. È la democrazia che vogliono abolire ed è scandaloso.