Così come il controllo della Rai spetta al Parlamento, attraverso l’apposita Commissione bicamerale di vigilanza, a maggior ragione una qualsiasi riforma della governance del servizio pubblico non può che essere fatta dal Parlamento. Per questo è gravissimo che il Governo Renzi dichiari apertamente che ha intenzione di scavalcare il Parlamento in questa importante funzione ed è ancora più grave la volontà dell’Esecutivo di avvalersi di un decreto legge, che ricordiamo è uno strumento giuridico previsto dalla Costituzione solo per i casi di necessità e urgenza.
Feb 23
1 commento
Buongiorno. Visto che lei ha senz’altro ragione, la prima domanda spontanea di un non addetto ai lavori sorge sul come mai sia stato possibile adottare la procedura del decreto. Se essa è impraticabile a norma di Costituzione, dovrebbe non potersi nemmeno iniziare, o almeno essere soppressa sul nascere da istituzioni preesistenti per la salvaguardia della Costituzione stessa. Mi figuravo, da ignorante, che ad esempio il Presidente della Repubblica o la Corte Costituzionale, o altri che non conosco ma che dovrebbero esistere, a breve giro di posta, potessero battere sul tavolo e dire: fermi tutti, questa va discussa in aula e messa ai voti e basta. E ciò a prescindere da quanti siano all’opposizione, anzi, una sola denuncia dovrebbe poter bastare. Non è così? Potrebbe spiegare sul blog come vanno in effetti le cose nei molti casi simili e perché? Sui media non ho trovato spiegazioni. I più distinti saluti.