Meloni a Il Giornale: «Noi in piazza col Carroccio nel Veneto tartassato»

La leader di FdI e la manifestazione di domani a Venezia: Riuniamo il fronte anti Renzi.

Salvini ha portato il fronte anti-Renzi a Roma, Giorgia Meloni lo fa sbarcare in Laguna. L’appuntamento è domani alle 14.30 in piazzale della stazione, a Venezia. Al grido «Difendiamoci» FdI chiama a raccolta tutti quelli che non vogliono «morire renziani». E l’iniziativa potrebbe non essere l’ultima. «Ipotizziamo di farne una terza in primavera – spiega il presidente di Fratelli d’Italia – magari insieme alla Lega, e con chiunque voglia costruire un’alternativa seria e credibile a Renzi e suoi fallimenti. Difendiamoci».

Perché a Venezia? «Il Veneto è la patria di Graziano Stacchio, il benzinaio indagato per aver difeso una commessa da quattro nomadi armati di kalashnikov. Per noi la difesa è sempre legittima. Quindi difendiamoci da una criminalità dilagante frutto anche di cinque decreti svuotacarceri – l’ultimo dei quali quasi dimezza le pene – sfornati in quattro anni dalla “Troika italiana”: Monti, Letta e Renzi. Senza certezza del diritto e della pena, tra immigrazione dilagante e una crisi che strozza, con le forze del l’ordine mortificate e lasciate da sole, la situazione è fuori controllo. Se lo Stato non ti difende, deve consentirti di farlo da solo. Dico no ai “giustizieri”, ma certo non si può considerare eccesso di legittima difesa se sparo prima che mi abbiano sparato. Dopo è già tardi. Poi Venezia è il Mose, la criminalità è anche in una classe dirigente spesso coinvolta in episodi di corruzione, in un sistema tarato per favorirla, grazie al fertile terreno della nostra burocrazia folle».

Il Veneto è anche Nord Est. «Un luogo simbolo dell’economia reale massacrata dal governo, che pensa alle grandi lobby e concede a qualcuno 80 euro, mentre aumenta la benzina per gli autotrasportatori, l’Imu per gli agricoltori, l’Iva al 25,5%. È con questa Italia che vogliamo parlare».

L’Italia che si difende. Ora anche dall’ansia del terrorismo. «Serve lo stop totale agli sbarchi. La Libia è sotto controllo fondamentalista, l’Is decide chi sgozzare sulla spiaggia e chi far venire da noi. Non possiamo permettergli di fare la selezione d’ingresso a casa nostra. Anche per questo, saremo in piazza con chi non vuoi morire renziano».

Intanto Massimo Corsaro vi lascia, e nel Carroccio Salvini Tosi sono ai ferri corti. «Fa più notizia un parlamentare che va via dei consiglieri che a Roma e altrove si uniscono a noi portando voti e producendo consenso. Sopravviveremo. Quanto alla Lega, da amica di Salvini, Tosi e Zaia spero che tutto si possa ricomporre, magari domani sul palco, con una stretta di mano. Non si può regalare una regione ben amministrata come il Veneto ai disastri di Renzi per il tramite della Moretti, sua perfetta esponente».

Scarica qui l’intervista.

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1 commento

    • giuseppina il 6 Marzo 2015 alle 09:21
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    Brava Giorgia continua ci vogliono persone forti x rimettere in piedi l’ITALIA noi all estero vediamo tutti i giorni e sentiamo tv.. anche nn italiani sono dispiaciuti x cio ke succede in ITALIA x ke nn ce lo meritiamo comq..questo massacro e’ colpa dello stato incapace di governare pensa solo alle stupidate loro da quando sta al governo Renzi nn ha concluso nulla di buono solo di NN BUONO, e’ una persona ke nn sa governare e’ arrogante e presuntuoso vuole far tutto lui nn ascolta gli altri comq dei partiti..contro o a a favore pensa alle sue idee e va avanti senza rispetto altrui la gente sta morendo e comq ,lui continua a far finta di nn vedere ne sentire lo scontento dello popolo..una rivoluzione x ke nn si riesce ,voi soprattutto a cacciare una persona ke si e’ assediata senza voti del popolo ki comanda???

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