L’Isis sta rafforzando la sua presenza in Libia con jihadisti provenienti dall’Iraq, dalla Siria, dal Mali e dalla Nigeria. Secondo altre fonti, il califfo Al Baghdadi starebbe addirittura pensando di spostare la capitale dello Stato Islamico da Raqqa a Sirte. È una minaccia gravissima per l’Italia: il Governo non può più ignorare che abbiamo l’Isis praticamente dentro casa. Ed è irresponsabile limitarsi a dire, come fa oggi il ministro della Difesa Pinotti, che l’Italia “sta vigilando” contro “il rischio di espansione dell’Isis”.
Basta perdere tempo: il Governo chieda alla comunità internazionale di lanciare un ultimatum ai due governi di Tripoli e Tobruk per trovare subito un accordo. Se questo accordo non dovesse arrivare, si trovi il coraggio di intervenire anche in Libia per combattere il Califfato e difendere la nostra sicurezza e i nostri confini.