Stravolgere dichiarazioni non è furbizia ma debolezza, inventatene un’altra, non faremo pagare Gra
Stravolgere totalmente una dichiarazione non è furbizia: è segno di debolezza. Ma i romani non si fanno prendere in giro da voi. Mettetevi l’anima in pace: di far pagare il GRA non se ne parla. Inventatene un’altra.
Chiarito il problema del GRA, vorrei che si chiarisse anche il problema annunciato della ztl anello ferroviario, una ulteriore tegola sulla pelle dei già bistrattati cittadini romani. La diminuzione della circolazione delle auto deve avvenire spontaneamente attraverso un confronto con i mezzi pubblici il cui servizio deve risultare più conveniente rispetto all’uso del mezzo privato, altrimenti i soliti blocchi a pagamento non faranno altro che inasprire ancora di più il sistema nervoso di noi Romani. Qualche spunto:
1) creerebbe una discriminazione tra il cittadino comune e coloro che hanno i soldi che gli escono dalle orecchie, i quali avrebbero a disposizione il salotto di Roma finalmente libero da quei “puzzolenti borgatari”.
2) caos immane per coloro che abitano nelle immediate vicinanze dell’anello ferroviario: vedrebbero aumentare necessariamente il traffico nella loro zona, impossibilità di trovare un parcheggio libero e inoltre, considerando che la loro zona di influenza, statisticamente interessa anche l’interno dell’anello, si ritroverebbero a dover attraversare la barriera più volte al giorno, o rinunciare ad una parte di vita sociale.
3) Diminuzione della produttività individuale, specialmente quando ci si organizza per fare più cose in rapida successione, cosa impossibile con l’attuale situazione dei mezzi pubblici.
4) Una grossa percentuale dei Romani è anziana e malandata non tanto da ottenere un pass disabili, ma abbastanza per non sopportare lunghe camminate (non parliamo delle bici), o lunghe attese alle fermate o sopportare di essere bistrattati dentro un mezzo pubblico superaffollato: conclusione, si rinuncia ad una vita sociale che ovviamente interessa tutto il territorio comunale.
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Chiarito il problema del GRA, vorrei che si chiarisse anche il problema annunciato della ztl anello ferroviario, una ulteriore tegola sulla pelle dei già bistrattati cittadini romani. La diminuzione della circolazione delle auto deve avvenire spontaneamente attraverso un confronto con i mezzi pubblici il cui servizio deve risultare più conveniente rispetto all’uso del mezzo privato, altrimenti i soliti blocchi a pagamento non faranno altro che inasprire ancora di più il sistema nervoso di noi Romani. Qualche spunto:
1) creerebbe una discriminazione tra il cittadino comune e coloro che hanno i soldi che gli escono dalle orecchie, i quali avrebbero a disposizione il salotto di Roma finalmente libero da quei “puzzolenti borgatari”.
2) caos immane per coloro che abitano nelle immediate vicinanze dell’anello ferroviario: vedrebbero aumentare necessariamente il traffico nella loro zona, impossibilità di trovare un parcheggio libero e inoltre, considerando che la loro zona di influenza, statisticamente interessa anche l’interno dell’anello, si ritroverebbero a dover attraversare la barriera più volte al giorno, o rinunciare ad una parte di vita sociale.
3) Diminuzione della produttività individuale, specialmente quando ci si organizza per fare più cose in rapida successione, cosa impossibile con l’attuale situazione dei mezzi pubblici.
4) Una grossa percentuale dei Romani è anziana e malandata non tanto da ottenere un pass disabili, ma abbastanza per non sopportare lunghe camminate (non parliamo delle bici), o lunghe attese alle fermate o sopportare di essere bistrattati dentro un mezzo pubblico superaffollato: conclusione, si rinuncia ad una vita sociale che ovviamente interessa tutto il territorio comunale.