Avete notato come in poche ore i civilissimi cittadini britannici, da sempre considerati un modello democratico e culturale da emulare, siano diventati per l’intellighenzia europea dei trogloditi populisti?
La realtà è un’altra: la Brexit ha reso evidente a tutti, anche a chi finora ha fatto finta di non vedere o negato o coperto la verità, che nell’Europa di oggi non esistono “populisti” e “europeisti”: lo scontro è tra chi difende i diritti dei popoli e chi gli interessi dei poteri forti. E lo sanno bene anche quei burattini delle lobby che, invece di avviare con i propri cittadini una seria riflessione nazionale sul nostro futuro e quello dell’Ue, oggi voleranno a Berlino per ricevere ordini dai loro burattinai.