Raggi aggira legge Severino su nomina capo gabinetto, silenzio complice da paladini legalità m5s
Il M5S ci ha ripetuto fino alla nausea che chi viene eletto per ricoprire un incarico deve farlo per tutto il mandato e non ha la possibilità di fare altro. A Roma, invece, il sindaco del M5S Raggi nomina un consigliere comunale appena eletto come suo Capo di Gabinetto e lo fa aggirando la legge Severino, che vieta espressamente ad un sindaco di dare ad un esponente politico un incarico amministrativo.
Di Maio, Di Battista e tutti gli altri paladini della legalità del M5S non hanno nulla da dire? E i profeti del cambiamento cosa ne pensano del lungo elenco di uomini e donne protagonisti delle precedenti amministrazioni che il sindaco Raggi sta infilando nella sua “nuovissima squadra”? Come mai i duri e puri grillini oggi tacciono? Non vorremmo che il loro silenzio abbia un solo significato: complicità.
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