Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, lei, per i lettori de «II Tempo», è la candidata ideale come leader del centrodestra, più di Salvini. «È un onore e ringrazio tutti i lettori che mi hanno votato. Gli italiani vogliono contare di più e il sondaggio che avete condotto ne è l’ennesima conferma. Ma io credo che il leader dovrà essere scelto con primarie reali, in carne ed ossa. Ho proposto la data del 5 marzo: scriviamo le regole e facciamo scegliere al popolo».
Ma se il leader storico del centrodestra, Silvio Berlusconi, non volesse le primarie? «Io le chiedo da anni, è una delle ragioni per cui ho fondato Fratelli d’Italia, perché le leadership non si calano dall’alto. L’unica alternativa alle primarie è l’implosione del centrodestra, ovvero quello che abbiamo visto negli ultimi anni. Siamo pronti a celebrarle con tutti quelli che vorranno starci. Ma la mia priorità è una: costruire una nuova proposta politica fondata sul concetto di sovranità e che rimetta al centro la difesa dell’interesse nazionale italiano».
Ma la frattura della destra è europea e mondiale, in Italia possiamo fare di meglio? «In Europa e negli Stati Uniti si stanno affermando quei movimenti che vogliono mettere un argine all’immigrazione e alla globalizzazione incontrollate, strumento del grande capitale, per difendere i diritti dei molti contro gli interessi dei pochi. In questo nuovo quadro politico globale, i partiti che si definiscono di destra “moderata” devono scegliere da che parte stare. Forza Italia deve scegliere se stare col Ppe della Merkel, di Juncker e di Aliano o con i movimenti sovranisti schierati dalla parte del popolo».
È questo scopo il suo dialogo con Silvio Berlusconi è aperto? «Non contano i rapporti personali tra i leader del centrodestra e le opinioni che uno ha dell’altro. Ciò che mi interessa è trovare una piattaforma programmatica comune». C’è anche la possibilità che una parte del centrodestra, dopo il referendum, scelga di appoggiare l’esecutivo. «Chi nel centrodestra pensa di sostenere il quarto governo di fila non scelto dagli italiani non potrà essere nostro alleato in futuro».
Ma una eventuale frattura nazionale avrà inevitabili conseguenze anche sulla politica locale? «Sarebbe scorretto disattendere la volontà degli elettori che hanno dato fiducia a livello locale a delle maggioranze di centrodestra sulla base di cambiamenti a livello nazionale. Certo è che una rottura con Forza Italia renderebbe molto più difficile le ipotesi di future alleanze a livello locale, ma soprattutto mi domando come farà Forza Italia a giustificare, agli occhi dei suoi elettori, che in Parlamento il Pd è un alleato mentre sul territorio è un nemico».
Ritiene che le reti televisive di casa Berlusconi siano contro la sua concezione di destra? «Mediaset è una grande azienda italiana ed è sbagliato considerarla un’entità con un’identità politica definita. Non la tirerei nel dibattito politico».
Il partito sovranista potrebbe nascere dalla fusione Lega-FdI? «Un partito ha senso di esistere quando da voce a valori e idee che altri non rappresentano. Oggi Fratelli d’Italia incarna una destra identitaria e patriottica che ha come ragione sociale la difesa degli italiani e della loro sovranità. La Lega è nata con altre parole d’ordine, ma negli ultimi anni sono diventati numerosi i punti di contatto. Non escludo che in futuro si possa giungere ad una proposta politica condivisa, più sul modello della federazione che non del partito unico, che incarni le istanze identitarie e sovraniste nel solco dei movimenti che si stanno affermando in tutta Europa».
In realtà sono due partiti molto diversi. «La Lega nasce come un movimento territoriale con rivendicazioni locali, Fratelli d’Italia nasce nel solco della destra italiana e pone al centro la Nazione e l’identità nazionale. Vedo in futuro molte meno differenze rispetto ad oggi, soprattutto se la Lega continuerà nel suo percorso di superamento delle sue tesi indipendentiste fondative».
Con Salvini lei va d’accordo? «Ha il coraggio di difendere le proprie idee anche quando inizialmente appaiono impopolari ai più. Un difetto? Ha un pessimo rapporto con il telefono». Nella vostra “federazione sovranista”, un giorno ci sarà spazio per Grillo? «Le alleanze politiche del futuro si costruiranno tra chi è a favore della globalizzazione incontrollata e chi vuole difendere la sovranità dei popoli. Su questi temi, il M5S è sulla stessa barricata del Pd: penso all’immigrazione, ai temi etici, alla sicurezza o all’identità».
In caso di vittoria del No cosa farà il suo partito? «Due cose. La prima: basta perdere tempo a discutere di legge elettorale. La seconda: si tomi al voto». Potrebbe anche vincere il Sì. «Se dovesse vincere il Sì, il popolo italiano conterebbe ancora di meno rispetto ad oggi. Per questo ci aspetterebbe una stagione di lotte ancora più decise di quelle fatte finora».
Il vero problema è nel leader che oggi, dopo Berlusconi, non c’è. «Le ragioni sono tante, ma certamente ha pesato la mancanza di un modello che prevedesse la scelta del leader attraverso il coinvolgimento popolare. Basti vedere quello che è successo negli Stati Uniti: se non ci fosse ro state le primarie, ci saremmo ritrovati Donald Trump come candidato indipendente contro la Clinton e il candidato repubblicano. Questo avrebbe consegnato la vittoria al partito democratico. La verità è che il popolo ha le idee molto più chiare delle segreterie di partito».
Italia fuori dall’euro e anche fuori dall’Europa? «Nell’attuale Europa a 28 sono 10 gli Stati membri che non adottano l’euro. Nell’Europa senza il Regno Unito saranno 9 su 27, quindi un terzo. Uscire dall’euro non è una follia, ma è un’ipotesi che va valutata concretamente. Tutti i dati economici dimostrano in modo inconfutabile che la moneta unica ha danneggiato l’economia italiana e ha creato miseria e disoccupazione. Mi auguro invece che, grazie alla crescita dei movimenti che contestano la deriva tecnocratica di Bruxelles, non si arrivi mai a ipotizzare lo scioglimento della Ue. Ma se continuiamo a far governare la Ue da Renzi, Junker e Merkel, la Ue è destinata a scomparire».
Se avesse la guida del Paese, in cosa si impegnerebbe? «Primo: blocco navale al largo della Libia per impedire la partenza dei barconi e porte fine all’invasione dell’Italia. Secondo: sicurezza e certezza della pena. Chi delinque deve rimanere in galera e chi non ha titolo a stare qui deve essere espulso. Terzo: riduzione delle tasse, quoziente familiare e un piano straordinario contro la povertà».
7 commenti
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Non ho parole. Sottoscrivo in toto tutto ciò che la signora Meloni ha descritto. Puntuale , precisa ed incisiva (come sempre) .
Giorgia Meloni è la punta di diamante dello scenario politico che ci aspettiamo noi italiani. Spero vivamente che arrivino presto le primarie del centrodestra, perché il mio voto sarà sicuramente per lei. Apprezzo il suo lottare per la difesa dell’identità nazionale…
Certo, è importante che il centrodestra sia unito…e vedo buona l’alleanza che potrebbe crearsi tra Fratelli d’Italia e Lega Nord. Ho un po’ di riserve per Forza Italia…
L’Italia, arrivata ad una deriva, non ha bisogno dei moderati, dei popolari…l’essere moderati in Italia, nel 2016, non serve a niente!
Una destra forte, nazionalista, che lotti contro le ingiustizie sociali, contro l’immigrazione clandestina incontrollata, che dia voce agli ultimi, che aiuti gli italiani e tante famiglie che vivono purtroppo in condizioni sociali gravi, che faccia tornare l’Italia grande…competitiva in Europa e nel mondo.
Questo mi aspetto dalla destra in cui credo. E Giorgia Meloni è in grado di attuare tutto quello in cui spero.
MAKE ITALY GREAT AGAIN.
SUICIDIO dell’Italia e dell’Europa questa politica dell’immigrazione benedetta e favorita dall’attuale governo: 280-300 immigrati nemmeno identificati ogni anno i quali nella stragrande maggioranza andranno a questuare, a improvvisarsi rivenduglioli di merce taroccata, a farsi sfruttare dal caporalato mafioso meridionale, o peggio ancora, a fare da manovali dello spaccio di droga, del furto, delle truffe agli anziani (specializzazione rom o zingari). Non credo proprio che sarà questa gente a “PAGARCI le PENSIONI”…anzi, la gestione scellerata e l’incremento stesso di queste presenze (dovuto alla MARINA – TAXI che la va a prelevare fin sotto le coste libiche), produrrà RAZZISMO e XENOFOBIA, mali cui gli italiani finora si sono sempre sottratti. Anche per questo BISOGNA VOTARE NO. Alla faccia del pupazzetto di Firenze, il quale strepita che con il SI l’Italia avrebbe più “PESO” davanti alla UE. Ma quale peso ? Quello della Mogherini ? Dell’Alfano ? Della Boldrini ? O del formidabile ed arcigno ministro Gentiloni, ai cui piedi strisciano i potenti della terra e i terroristi sbiancano dalla paura ?
PS volevo dire 280-300 MILA immigrati, errata corrige !
Giorgia sei l’unico leader capace di guidare la destra nazionale…
L’Italia non ha bisogno di leader “moderati”…gli italiani hanno bisogno di leader che vogliono far rifiorire il nostro bellissimo paese. MAKE ITALY GREAT AGAIN…
Carissima Giorgia sono un avvocato amministrativi sta napoletano diciamo che ho avuto da tempo una grossa confusione politica anche se non ho mai fatto politica attiva anche perche il lavoro che faccio è molto delicato inguanto assisto anche se possibile I quanto viene fatto bando pubblico le commissioni straordinarie nei comuni sciolti per mafia o camorrista ma ora ne sono certo io voglio credere in te e ti voterò certamente volevo solo
Comjnicarti wuesto anche se ovviamente so che il mio voto pitrebbe significare poco per te ok saluti
Grande Giorgia!!!!!
Ti aspetta un momento molto duro in vista delle primarie “contro” Salvini e Berlusconi ma senza ombra di dubbio sei la candidata migliore sotto tutti i punti di vista, spero che i due maschietti capiscano quanto possa essere loro utile questa mossa.
Mi auguro vivamente si possano davvero attuare le tue proposte, sono stanchissima di vedere il mio Paese in mano a esseri umani che lo denigrano e lo disprezzano continuamente insozzandolo di tutto, mancando di rispetto a noi tutti cittadini onesti che paghiamo le tasse per nutrire e curare loro senza noi avere più alcun diritto, Il SSN attuale è figlio del Movimento Fascista ma di questo nessuno ne parla; si fanno lustro che sia il terzo sistema sanitario migliore del mondo ma guai a dire da chi è nato…. mi fermo che è meglio
Tieni duro!!!!