Se non cresce il Mezzogiorno, non cresce l’Italia. Non si può essere sovrani se non si è una Nazione e non si è una Nazione se il divario tra Nord e Sud è così grande: vogliamo ricostruire l’Unità nelle opportunità e nella capacità di far crescere il Sud. Per questo Fratelli d’Italia ha presentato un pacchetto di 16 emendamenti qualificanti al decreto legge ‘coesione territoriale e Mezzogiorno’ presentato dal Governo Gentiloni.
Le nostre proposte:
RIDURRE IL DIVARIO NORD-SUD
Un emendamento prevede che l’impiego delle risorse del Fondo per le infrastrutture (istituito dalla legge di bilancio con una dotazione di due miliardi per il 2017 e circa tre miliardi dal 2018 in avanti) garantisca lo sviluppo paritario tra Nord e Sud. Un altro emendamento prevede inoltre l’istituzione di un Fondo per finanziamento di interventi urgenti a sostegno dell’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia da finanziare con gli utili della SGA SpA (la bad bank del Banco di Napoli, appena incorporata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un tesoro di circa 600 milioni di euro).
LA RIGENERAZIONE URBANA CONTRO ECOMOSTRI E ABUSIVISMO
Per lo sviluppo dell’edilizia e della rigenerazione urbana, un emendamento dispone la creazione di un Fondo (con una dotazione di 5 milioni di euro) per la realizzazione di opere di sostituzione edilizia; il 70 per cento delle risorse del Fondo devono essere destinate a interventi nelle Regioni meridionali. Ai fini della demolizione di ecomostri e insediamenti abusivi ed ex abusivi, nonché al fine di ridurre il consumo di suolo, i Comuni possono attivare meccanismi di sostituzione edilizia, attraverso progetti condivisi tra soggetti pubblici e soggetti privati tesi alla riqualificazione e al recupero delle coste, delle aree di pregio naturalistico e paesaggistico, delle aree agricole o montane, dei centri storici.
ZONE FRANCHE NELLE AREE PORTUALI PER RILANCIARE LO SVILUPPO
Un emendamento prevede la facoltà nelle Regioni dell’obiettivo convergenza di creare zone franche dotate di fiscalità di vantaggio per il rilancio delle attività economiche e produttive delle aree portuali.
NAPOLI NON PAGHI I DEBITI DEL COMMISSARIO PER IL TERREMOTO DELL’IRPINIA DEL 1980
Un emendamento prevede che il Ministero dell’Economia e delle Finanze destini al Comune di Napoli la somma necessaria per estinguere il debito di 120 milioni di euro (notificato con atto di pignoramento in data 20 dicembre 2016) relativo ai rapporti commissori tra il Commissario straordinario per il terremoto dell’Irpinia del novembre 1980 e il «Consorzio ricostruzione otto». Tema sul quale il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia-An ha già rivolto al ministro Padoan un question time il 1 febbraio 2017. L’emendamento prevede il trasferimento al Comune di Napoli da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze delle somme necessarie per estinguere il debito con il «Consorzio ricostruzione otto».
NO ALLE DELOCALIZZAZIONI: LO STATO INVESTA NEL MEZZOGIORNO
Per impedire processi di delocalizzazione delle aziende italiane all’estero e favorire il loro insediamento nel Mezzogiorno, un emendamento prevede che le risorse attualmente destinate dalla Società Italiana per le Imprese all’Estero – SIMEST S.p.A., ai sensi delle leggi e norme regolamentari vigenti a interventi di sostegno finanziario all’internazionalizzazione di imprese nazionali, siano destinate al finanziamento di imprese localizzate nelle Regioni del Mezzogiorno d’Italia.
SARDEGNA: BONIFICA DEL SITO DI OTTANA E FISCALITÀ DI VANTAGGIO PER L’INSULARITÀ
Il pacchetto degli emendamenti prevede anche interventi per la Sardegna: una proposta di modifica dispone l’inserimento dell’area industriale di Ottana, in provincia di Nuoro, tra i siti di interesse nazionale per le bonifiche. Sempre in favore della Sardegna, un emendamento prevede l’adozione di un piano tra Regione Sardegna e Governo per individuare e attuare interventi di politica economica e fiscale per contrastare i disagi derivanti dall’insularità.
INFRASTRUTTURE: PRIORITÀ AI TERRITORI A RISCHIO SISMICO
Fratelli d’Italia ha presentato anche delle proposte di modifica sul Fondo per le infrastrutture (istituito dalla legge di bilancio con una dotazione di due miliardi per il 2017 e circa tre miliardi dal 2018 in avanti) affinché le risorse siano destinate in via prioritaria a interventi di messa in sicurezza dei territori e delle infrastrutture presenti, anche di carattere sanitario, delle aree classificate a partire dal 2006 ad alto e a medio rischio sismico. È fatto obbligo ai gestori delle reti di trasporto, di comunicazione e di approvvigionamento energetico di garantire il loro potenziamento e la loro manutenzione ordinaria e straordinaria.
Particolare attenzione è stata rivolta anche al potenziamento delle infrastrutture: un emendamento prevede che il 20% delle risorse del Fondo per infrastrutture (istituito dalla legge di bilancio con una dotazione di due miliardi per il 2017 e circa tre miliardi dal 2018 in avanti) siano destinate alle Regione colpite dai terremoti di agosto e ottobre 2016 e gennaio 2017.
ZONE FRANCHE URBANE PER I COMUNI DEL CRATERE
Fratelli d’Italia ha raccolto la richiesta di molti Sindaci dei territori distrutti dal terremoto e ha presentato un emendamento per l’istituzione di zone franche urbane nei Comuni colpiti dallo sciame sismico. Nel dettaglio, l’emendamento prevede che al fine rilanciare il sistema produttivo dei Comuni colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017, nei medesimi Comuni sono istituite zone franche urbane ai sensi dei commi 340 e seguenti dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
SOSTEGNO ALLA FILIERA AGRO-ALIMENTARE
Per il sostegno alla filiera agro-alimentare, è stato presentato un emendamento per l’istituzione di un Fondo per la ripresa degli investimenti, anche infrastrutturali, e la produzione dei prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. La spesa è coperta a valere sul “Fondo Africa” istituito dall’ultima legge di bilancio.
AUMENTO DELLE ROYALTIES A CARICO DELLE COMPAGNIE PETROLIFERE PER SOSTENERE LA RICOSTRUZIONE
Un emendamento prevede l’istituzione di un fondo alimentato da un aumento delle royalties a carico delle compagnie petrolifere che operano sul territorio nazionale (dal 10 al 12%) per la ricostruzione e la ripresa economica dei territori colpiti dallo sciame sismico.
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