Staccheranno domani le macchine che tengono in vita il piccolo Charlie Gard. Hanno vinto i giudici, i burocrati, gli ideologi dell’omicidio di Stato, e quelli che pensano che sia un costo tenere in vita un piccolo di essere umano.
Hanno perso i genitori del piccolo, che hanno combattuto per poterlo portare negli Usa e sottoporlo a una cura sperimentale. Volevano che Charlie avesse una speranza, ma i giudici hanno detto no. Volevano poterlo portare a casa, per passare con lui le ultime ore in un ambiente caldo, ma i medici hanno detto no. Charlie deve morire. Contro il parere di chi lo ama. In ospedale. Continuo a pensare alla mamma e al papà del neonato e ho pietà e grande rispetto per loro, per la razionalità con la quale affrontano questa vicenda. Perché tentassero di farlo a me, di staccare le macchine che tengono in vita mio figlio quando potrebbe esserci una speranza di curarlo, beh dovrebbero passare sul mio cadavere. E ora indignatevi, cari benpensanti, che tanto non sarete mai indignati come lo sono io ora.
2 commenti
Quando al soglio Pontificio vi era Benedetto XVI la chiesa avrebbe condannato questo omicidio di stato, oggi invece al posto di un pastore abbiamo una specie di animatore che pensa che per essere amati e accettati si debba scendere a patti negando quei valori non negoziabili della Chiesa. Hanno assassinato un bambino proprio come 8 anni fa assassinarono Eluana Englaro.
Grazie per avere il coraggio di “Alzarti in piedi” e diro NO!