Egregio Direttore, le chiedo ospitalità per domandare al premier Gentiloni e al ministro Padoan di informare con celerità sul reale esito della cosiddetta “rottamazione delle cartelle esattoriali”: sono in ballo la tenuta dei conti pubblici e il futuro di molti cittadini e imprese.
Per poter beneficiare dello stralcio delle sanzioni e degli interessi di mora delle cartelle occorreva versare, entro il 31 luglio 2017, la prima rata di quanto dovuto. Quindi è ora possibile sapere con certezza quanti soggetti hanno effettivamente fruito dell’agevolazione e quanti invece avevano presentato a suo tempo domanda, ma al dunque non l’hanno attivata. Non si tratta di una questione di poco conto perché il Governo, sulla base delle istanze presentate, aveva quantificato un gettito per l’erario di circa 7,2 miliardi di euro. La domanda che pongo al Governo è se tale previsione sia stata confermata o meno. Spero di sbagliarmi, ma la sensazione è che moltissimi cittadini e imprese, che avevano fatto istanza di rottamazione, abbiano poi rinunciato. La cosa è più che probabile: il meccanismo ideato dal Governo prevede che il debito che si vuole estinguere debba essere saldato in sole cinque rate, delle quali le prime tre, pari al 70% del debito complessivo, con scadenze molto ravvicinate tra loro ed entro il 2017.
Normale che molti, pur desiderosi di farlo, non abbiano potuto accedere alla rottamazione delle cartelle perché impossibilitati al saldo in pochi mesi di quasi i tre quarti del loro debito. Questa misura, utile per i potenti e inutile per il popolo, serve solo a chi, pur avendo la disponibilità economica per saldare il proprio debito con lo Stato, non lo aveva fatto, e ora usufruisce dello sconto. Chi non ha pagato i propri debiti perché effettivamente non aveva i soldi per farlo, deve continuare ad essere schiacciato dallo Stato e perseguitato dall’Agenzia delle Entrate. Ma a questo problema di equità sociale si aggiunge una possibile voragine nei conti dello Stato nel 2017. Dei 7,2 miliardi di gettito previsto, quanti entreranno veramente dalla rottamazione delle cartelle? Il Governo lo dica subito pubblicamente e dica come intende colmare il buco che si è probabilmente creato a causa della sua incompetenza.
Visto che non vorremmo ritrovarci sul collo un’ulteriore manovra correttiva, vorrei suggerire che venga immediatamente riproposto un nuovo provvedimento di rottamazione delle cartelle esattoriali con le necessarie modifiche, al fine di renderlo vantaggioso anche per i contribuenti che ad oggi non hanno le risorse necessarie per chiudere le loro pendenze. Una rottamazione-bis, alle stesse condizioni ma con un piano di rientro molto più lungo e concepito per le “persone normali”. Così per una volta, costretto dalla tenuta dei conti pubblici, il Governo Renzi-Gentiloni potrà dar vita a una misura utile agli italiani.
3 commenti
Giorgia Meloni ha le idee chiare,sono pochi i politici come lei
Indubbiamente è di grande interessa sapere i risultati poichè anche se con un risparmio di circa il 40% i tempi erano troppo brevi e chi non aveva il denaro continua a non averlo forse una rateizzazione normale ma più agevolata avrebbe funzionato. Penso che ora il fisco si farà avanti più minaccioso di prima avendo anche maggiori facoltà.
Io non mi fiderei molto.