Ha sostituito Gesù con Perù nella canzone di Natale per ‘rispettare’ i musulmani: è quello che ha fatto una maestra in una scuola elementare in provincia di Pordenone.
Roba da matti: ormai il politicamente corretto ha superato ogni limite di decenza ed è diventato grottesco e ridicolo.
4 commenti
Vai al modulo dei commenti
A questo punto chiedo che Fd’I e/o altre forze di centrodestra si attivino contro il politicamente corretto, il più idiota modo di essere della razza umana, con opportune leggi penali ( e provvedimenti ferocemente repressivi) , che stronchino definitivamente questa forma di imbecillità di massa. Tutti coloro che si dimostrano così stupidi devono essere processati per odio razziale e religioso, devono avere decurtazioni massicce di stipendio e , perchè no? il licenziamento , o l’arresto.
Farete qualcosa il questo senso, fratelli del centrodestra , in caso di vittoria?
Come regalino da parte del Bambin Perù , ancora un appunto .
Questo episodio mi fa pensare all’affermazione di Einstein : ” Due cose, nel mondo, sono infinite: l’universo e la stupidità umana; ma della prima non ne sono ancora sicuro!”.
La “buona scuola” naviga letteralmente verso il RIMBECILLIMENTO GIOVANILE di massa. Modello assistenzialista da centro di accoglienza (Tutto é dovuto), più modello assembleare (Chi grida più forte ha ragione: dai “decreti delegati” in poi), più modello clientelare (La soddisfazione del cliente-utente) sommati all’odio contro il ruolo docente classico e la classica cultura umanistica, snaturano la scuola di massa in un “laboratorio” dove (con la benedizione del preside) puoi inventarti qualsivolglia cretinata ed idiozia, purché vada nella direzione “politicamente corretta”. Se a Destra sapessero quanti docenti ne hanno ormai le “palle piene” di simile andazzo, metterebbero in agenda una revisione radicale di questa scuola, a cominciare dai super poteri di questi dirigenti scolastici, ormai quasi tutti dei LACCHE’ di REGIME.
Pordenone, Gesù sostituito con Perù in una canzone per non turbare i musulmani: bufera sulla maestra.
Leggendo l’articolo si nota che la signora/ina maestra ha riprodotto un’opera rendendola sua per vocazione ideologica plagiandone il contenuto deliberatamente e variando solamente quello di suo interesse.
Si potrebbe configurare un plagio che consiste nella riproduzione dell’opera altrui spacciandola per propria, sia essa già pubblicata o inedita.
Inoltre, la signora/ina maestra probabilmente non sa che il plagio viene punito non solo quando effettuato con dolo, ma anche con colpa, ossia in assenza di una volontà e coscienza di copiare l’opera altrui.
Che la signora/ina maestra chieda scusa pubblicamente ai suoi alunni ed ai loro genitori per l’incoscienza con cui trasmette l’insegnamento.
Un plauso certo invece ai bambini che sicuramente, con passione, avranno ben interpretato il brano, bravi.