Il Presidente degli Stati Uniti ha recentemente annunciato un possibile attacco missilistico contro la Siria in risposta al presunto attacco chimico avvenuto nella città di Douma da parte del regime siriano. Qualcuno vorrebbero che l’Italia si schierasse convintamente con l’iniziativa americana e che sostenesse, in modalità da stabilire, l’attacco militare alla Siria. A tal riguardo Fratelli d’Italia vuole esprimere con chiarezza la propria posizione.
L’Italia è parte dell’Alleanza Atlantica, ed è giusto che rispetti i suoi impegni internazionali. Questo, però, vuol dire sostanzialmente due cose. Primo, l’impegno alla “difesa collettiva” e pertanto all’intervento automatico in caso di aggressione subita da parte di uno degli Stati membri. Secondo, la possibilità di concordare azioni e interventi comuni in ambito NATO per specifiche esigenze di sicurezza comune o su mandato delle Nazioni Unite. Non rientra, invece, tra gli impegni connessi con l’appartenenza all’Alleanza Atlantica l’obbligo di seguire azioni militari unilaterali decise da uno, o da alcuni, Stati membri. Per di più quando le finalità dell’intervento militare non appaiono del tutto chiare.
Il terribile attacco chimico avvenuto nella città di Douma deve essere valutato dall’ONU, che con una commissione indipendente, deve stabilire cosa sia esattamente accaduto e chi siano i responsabili, affinché la comunità internazionale possa prendere tutte le misure necessarie per punire i colpevoli e impedire che azioni analoghe si ripetano.
La lealtà dell’Italia ai suoi alleati internazionali non è in discussione, ma Fratelli d’Italia non è disposto ad assecondare avventure militari dalle conseguenze imprevedibili che trascendono gli impegni del Patto Atlantico e il rispetto delle normali dinamiche internazionali.
3 commenti
Per la Siria c’e’ qualche cosa che non mi suona. Nessuna delle due super potenze ha usato i gas chimici, tantomeno la stessa Siria di hassad, allora chi l’ha fatto ?? Sicuramente li’ nel medio oriente c’e’ un Paese o dei Paesi che hanno tutto l’interesse che scoppi una vera guerra, Pertanto bisogna andarci con i piedi di piombo. L’ONU potrebbe fare qualche cosa , ma anche loro non sanno che pesci prendere, e’ una organizzazione disorganizzata che hanno tutti gli interessi a rimanere ben saldi a quelle poltrone. Pertanto , patto atlantico o meno, se la Siria non chiede ufficialmente aiuti di altri Paesi, l’Italia se ne stia fuori.
Non ripetiamo il penoso errore voluto dal verme traditore napolitano, quando per l’ennesima volta nella storia gli italiani furono costretti a fare la figuraccia dei voltagabbana senza spina dorsale, colpendo Gheddafi, col quale erano stati conclusi accordi particolari ( tra cui quello di non aggressione) solo qualche mese prima dell’attacco.Che vadano in guerra la Francia , la Gran Bretagna e gli U.S.A., ma che NON USINO LE NOSTRE BASI!
W l’Italia!
E’ l’occasione buona per ripigliarsi un frammento di SOVRANITA’ NAZIONALE. Abbiamo già fatto le guerre per procura USA, grazie al PD e al “napoletano”. E sanzioni economiche boomerang per compiacere OBAMA e i suoi lacché. Adesso basta, abbiamo già dato. Meloni, fatti valere !!