Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, lei ha detto che il suo partito sosterrà le iniziative a favore del Sud. Voterete con Lega e M5s la manovra? «La coperta è corta, ma se ci sono misure che puntano allo sviluppo come le Zes e non al mero assistenzialismo come il reddito di cittadinanza, Fdi c’è».
Il ministro Lezzi intende riportare al Sud il 34% degli investimenti. Ci sarete anche su questo? «Il 34% non è poi un grande obiettivo per un governo del cambiamento. Lo Stato ha investito al Nord il 70% delle risorse per decenni, lasciando al Sud solo le briciole. Per cominciare a rimettere le cose in pari, andrebbero dirottate sul Meridione almeno la metà delle risorse».
Al contrario, le autonomie lanciate al Nord dalla Lega dreneranno al Sud ulteriori risorse. Che ne pensa? «È una scelta che mi vede molto critica. Non sono pregiudizialmente contraria alle autonomie. Ma se il senso ultimo è che chi è più ricco vuole tenersi le risorse perché non vuole condividerle con chi è più povero, noi non ci stiamo. Sul punto prepareremo delle mozioni ad hoc. E daremo battaglia anche sui Lep, i livelli essenziali delle prestazioni che sono stati fatti ad hoc per colpire il Sud».
Dal Meridione continuano a fuggire migliaia di giovani. Perché Fdi ha appena lanciato una proposta di legge che punta ad attrarre al Sud i pensionati d’Europa con l’incentivo zero tasse per dieci anni? «Sono i giovani la priorità del Sud. Ma per aiutarli servono risorse. E la nostra proposta potrebbe liberarne molte. In Portogallo ha funzionato: l’arrivo di 8Omila pensionati ha fruttato un aumento del Pii dell’l,2% e dell’occupazione del 3,2».
Ha proposto un’idea molto simile la Lega, avete copiato? «Siamo stati noi a portarla per primi nel dibattito: era nel nostro programma elettorale. Fa molto piacere se la Lega la reputa utile. Ma in verità la loro proposta è differente. Noi puntiamo su luoghi attraenti come Puglia, Sicilia, Campania e Calabria. Il Carroccio su paesi spopolati sotto i 4mila abitanti. Che non hanno altrettanto appeal».
In manovra si profilano una mini flat tax e un mini-reddito di cittadinanza. Delusa o se lo aspettava? «Ne ho viste tante di proposte in campagna elettorale: singolarmente erano inapplicabili, figurati se pretendi di metterle tutte insieme. Quella che la Lega definisce come l’inizio della flat tax, con la flat tax non ha niente a che fare. La montagna ha partorito il topolino».
M5s e Lega voteranno divisi sulle sanzioni a Orbán. L’asse giallo verde scricchiola? «Francamente i grillini non li capisco. Votare contro Orbán in Europa equivale a disconoscere le politiche sull’immigrazione di Salvini che hanno sostenuto in Italia. Non so dire come finirà tra loro, ma sono forze diverse. Sui temi importanti, dal lavoro all’immigrazione, il M5s è sempre stato una forza di sinistra, lontana dalla Lega. Vedi il decreto dignità, dove impera una logica da sindacato anni 70 che punta a creare lavoro, e produce solo licenziamenti»
Il centrodestra troverà l’accordo su Foa, Csm e Regionali ritrovando così quell’unità che sembrava sepolta? «Penso che il centrodestra come l’abbiamo conosciuto sia morto e si debba rifondare, non ci si può limitare a riassemblarlo. In ogni caso è vero: sono alla vigilia di scadenze importanti come la partita della Rai e delle regionali, che sono per il centrodestra l’occasione di portare a casa risultati importanti. Salvini avrà la possibilità di fare chiarezza sul suo rapporto con il M5s: capiremo presto se la sua è un’alleanza tattica o strategica. Andare da soli, come vogliono alcuni dirigenti leghisti locali, assomiglierebbe a un patto di desistenza con M5s. Ma di questo ne parleremo ad Atreju. Salvini sarà ospite della kermesse che si terrà a Roma dal 21 al 23 settembre».
In quell’occasione assegnerete anche dei premi giornalistici: di che cosa si tratta? «Abbiamo deciso di premiare quei giornalisti dai quali Saviano è stato accusato di aver copiato gli articoli con i quali ha ottenuto ricavi milionari per Gomorra. Un modo per accendere i riflettori su chi davvero se lo merita, ed è in prima linea ogni giorno contro la camorra».
Intervista di Francesco Lo dico
1 commento
Il Sud può decollare in un solo modo. Creando le condizioni esterne per attirare capitali privati: 1) Sterminio della Mafia; 2) costruzione delle infrastrutture, in primis il Ponte sullo Stretto; 3)Tasse zero per i primi 10 anni di attività industriale e commerciale (sistema cinese!)