Per tutte le soluzioni che servono per Genova Fratelli d’Italia c’è. Non parliamo solamente dei disagi drammatici per i cittadini genovesi e per la Liguria ma di un intero pezzo d’Italia che rischia di avere un contraccolpo pesantissimo. Abbiamo fatto una serie di proposte molto concrete sul tema delle infrastrutture e di come si possa ovviare ai problemi di collegamento e di viabilità, sugli sfollati che oggi hanno bisogno di avere delle risposte, sulle attività commerciali che a Genova rischiano di chiudere e sui lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, che vanno da Ansaldo alle piccole botteghe artigiane.
Quando in Parlamento si è discusso del crollo di Ponte Morandi e delle concessioni, Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di risoluzione molto articolata che trattava sia il tema della ricostruzione sia il tema delle infrastrutture che servono alla città. È stata respinta e devo dire che sono rimasta un po’ delusa da un Governo che, a parole, diceva fuoco e fiamme ma nei fatti si è comportato in modo diverso: mi ha ricordato un verso della canzone di Rino Gaetano “nascono tutti incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri”.
2 commenti
A mio avviso bisognerebbe, per il Bene Comune, scindere i due argomenti o, meglio le due questioni. Genova rappresenta l’immediato, come opportunamente ricordato dal Sindaco Bucci e dal Governatore Toti; non si deve sperimentare niente, non si deve la morale a nessuno (anche perché sarebbero in tanti le parti da coinvolgere) ma, unire da domani, da lunedì gli sforzi. Come? Eleggendo subito il Responsabile per le opere di smaltimento, preparazione e costruzione del nuovo. Chi meglio dei vari Personaggi (mi riferisco agli Ingegneri Operativi day by day, non degli eroi di cartone che sarebbero nessuno senza queste seconde linee) che si sono distinti nella Protezione Civile? Poi, lasciando perdere (per ora) polemiche, ripicche, unire Autostrade, Fincantieri ed il Progettista Piano per partire dopodomani con le attività; che ha sbagliato che cosa lo stabilirà la Prefettura e gli Organi di Giustizia coinvolti, adesso non c’è il tempo per teorie infinite sul “sesso degli angeli”, che erano dovunque, tranne dove serviva. Poi, mentre la macchina organizzativa di Genova sarà partita e procederà per conto suo, utilizzare la brillante idea già messa in campo per la stabilità degli edifici scolastici; tramite il monitoring da satellite verso i sensori su ogni ponte d’Italia, a partire da quelli costruiti con il cemento armato negli anni ’60, verificare dove bisogna intervenire prontamente non generando caos o polemiche sulle priorità logistiche regionali ma, sulla base di quanto rilevato di più o meno pericoloso della tecnologia. Mi sono dilungato ma da ex progettista (purtroppo in TLC, non in edilizia) ho imparato che se non si sa scindere le attività di breve termine da quelle di medio-lungo periodo, si spendono soldi inutilmente e, cosa peggiore, non si accondiscende al mandato di rendere sicuro questo Paese!
Tutto molto giusto, ma il governo dove e’? Vi posso dare l’indirizzo, ma non so’ se dentro c’e’ nessuno. In altre parole Fratelli d’Italia ce la mette tutta ma da sola non potra’ mai smuovere quella enorme massa amorfa che puzza di naftalina. Provateci , ma e’ come fare un buco nell’acqua.