Su Bolkestein e demanio traditi interi comparti produttivi

Nelle varie bozze dell’ormai mitologico maxiemendamento che dovrebbe definire la legge di bilancio, ci sono ancora troppe cose che non vanno rispetto alle tante promesse fatte dal governo del presunto cambiamento sul tema Bolkestein e dintorni. Accanto ad una estensione delle concessioni balneari, che noi continuiamo a reputare zoppicante e troppo blanda a causa del solito atteggiamento anti-imprese del M5S, pare che si rinunci ad affrontare la questione dell’applicazione errata della direttiva Bolkestein agli operatori del commercio ambulante, così come alle nostre guide turistiche. E questo in barba ai roboanti impegni assunti a più riprese anche dai grillini che a queste categorie hanno chiesto il voto. Nonostante molti emendamenti presentati sia da noi che dalla maggioranza, non c’è nulla sulla definizione del contenzioso che riguarda i porti turistici, che rischiano di andare a fondo senza un intervento definitivo causando conseguenze gravi sulla nostra nautica da diporto.

  Allo stesso modo, si lasciano fuori dalla previsione di allungamento delle concessioni, altre importanti attività economiche e industriali come i cantieri e le officine navali, una tradizione della marineria italiana, che in buona parte insistono su terreni demaniali e che a breve si vedrebbero espropriati della loro azienda.  Sembrano elementi di dettaglio ma da questi dipende il futuro di migliaia di aziende e di lavoratori e a questi il governo deve dare risposte urgenti. Ci sono ancora poche ore, ma ci auguriamo che siano sufficienti per intervenire. Diversamente, Fratelli d’Italia si farà carico di riportare in Parlamento queste battaglie e di incalzare il governo anche su questo.

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