Il reddito di cittadinanza è una grande truffa. È un provvedimento che non combatte la povertà, non aiuta chi ne ha davvero bisogno, non trova lavoro a nessuno. Piuttosto che dare la paghetta ai nomadi, agli immigrati, ai parcheggiatori e ai venditori abusivi, ai furbetti sarebbe il caso di spendere quei soldi per chi ha davvero bisogno e magari per aiutare le imprese ad assumere, perché l’unico modo per combattere la povertà è creare lavoro. Fratelli d’Italia cercherà di modificare questo provvedimento in Parlamento. Se non dovessimo farcela siamo pronti anche a raccogliere le firme per un referendum abrogativo.
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Il cosiddetto reddito di cittadinanza si annuncia nella sua stessa definizione quale misura assistenzialistica on denaro a pioggia, in un paese dove i controlli sono praticamente inesistenti. Quanti parassiti sociali, lavoratori in nero magari illegali, tipo i posteggiatori abusivi, i prestanome, i trafficanti di auto rubate, i finti assicuratori, i falsi imprenditori, i falsi esercenti della serie piglia i soldi e scappa, quanti di codesti galantuomini dovremo sovvenzione con pubblico denaro?
non commento…..
REDDITO DI CITTADINANZA SENZA CITTADINANZA
Il REDDITO DI CITTADNANZA è già di per sé – in partenza – una vera e propria FOLLIA.
Anzitutto, c’è il fatto basilare di qual è il suo reale scopo : il suo reale scopo è ammesso sfacciatamente (anche se indirettamente e senza accorgersene) dagli stessi proponenti, i quali infatti, quando parlano appunto del reddito, calcano la mano sul fatto che sarebbe il leale adempimento da parte loro ad una solenne promessa fatta agli elettori (e le promesse si mantengono, che diamine !!)); così riconoscono indirettamente che lo scopo è quello di pagarsi il costo dei voti ricevuti nelle elezioni (nonché di quegli altri voti attesi nelle future elezioni europee).
insomma, il reddito di cittadinanza è IL PREZZO DI UN MERCATO . (prezzo, peraltro, fatto pagare…….agli italiani); e quindi è una cosa abbastanza volgare, di cui perciò proponenti dovrebbero vergognarsi e non – come fanno – andarne fieri .
Formalmente, i proponenti dicono che si tratta di una iniziativa che è necessaria per fornire un minimo di reddito a chi non ha (avrebbe) lavoro e quindi non ha (avrebbe) soldi per vivere e c he avrebbe la finalità – oltre che assistenziale – soprattutto di stimolare l’economia (??!!)
Ma se qualcuno si trova in detta situazione di mancanza di lavoro e di soldi, due sono le ipotesi : o il lavoro proprio non c’e o il lavoro lui non lo vuole.
Pertanto
– nel primo caso ossia, se il lavoro proprio non c’e :
il lavoro continuerà a non esserci, anche dandogli il reddito, perché non è che il fatto di dargli soldi farà nascere magicamente il lavoro in Italia
– nel secondo caso, ossia se il lavoro lui non lo vuole:
lui continuerà a non volerlo, anche dandogli il reddito, perché non è che il fatto di dargli soldi gliene farà nascere magicamente la voglia, per cui pur ricevendo il reddito – continuerà a non volerlo. La minaccia in tal caso di togliergli il reddito – dopo tre offerte di lavoro rifiutate – è veramente……….“terribile”, ma può essere elusa con i mille sotterfugi che le persone sanno inventarsi. Peraltro si sa come vanno a finire in bolle di sapone le più terribili minacce di legge (le cd famose “grida manzoniane”) : oggi più che mai, visto che la legge – grazie a tanti buonismi – non fa più paura a nessuno. il fatto poi che Conte dica garantisco io è penoso, oltre che ridicolo (cosa succede se saremo costretti ad andare da lui a riscuotere la……garanzia !!!!) Quindi, la dichiarata finalità di stimolare l’economia è un miraggio . Né si può dire che – avendo il beneficiario del reddito di cittadinanza soldi in tasca – può fare acquisti che prima non avrebbe potuto fare, così aumentando i consumi, la produzione e quindi facendo nascere lavoro e di conseguenza stimolando l’economia . E non lo si può dire perché i soldi – che vanno in tasca a lui – vengono tolti dalle tasche degli altri, i quali ultimi quindi sono costretti a fare meno acquisti di quelli che altrimenti farebbero, così riducendosi consumi, produzione e lavoro e NON stimolandosi l’economia (insomma è un cane che si morde la coda) .
Peraltro, il reddito di cittadinanza si basa necessariamente sull’efficienza dei Centri per l’Impiego; efficienza che è una cosa mai esistita e che quindi bisognerà andarsi a procurare – pe la prima volta e con un tentativo molto ipotetico – sotto l’urgenza di far funzionare al più presto la nuova forma assistenziale; efficienza che comunque non si può certo improvvisare (dove si trovano e come e in quanto tempo si riusciranno a formare i <>; come e in quanto tempo e con quale sicurezza si individueranno gli aventi titolo ecc), per cui passerà gran tempo in cui si spenderà e spanderà senza risultati e la situazione si complicherà in modo facilmente irriversibile e dannoso.
Il fatto poi di dare il reddito di cittadinanza agli stranieri (ai cd migranti) è una FOLLIA SULLA FOLLIA.
E ciò già in partenza per la sola ragione principale che ogni utilità, vantaggio, beneficio (che vada oltre alla soddisfazione dei bisogni elementari dovuta comunque per ragioni di umanità) ecc dato ai migranti è chiaramente per loro un ulteriore incentivo a migrare verso l’Italia. In effetti, più si rende appetibile il fatto di stare in Italia, più si stimola la voglia ……di venire a stare in Italia. Ma c’è bisogno di dirlo ? Per fermare l’invasione SERVE certamente ma NON BASTA il blocco navale (che peraltro è difficlissimo da realizzare e richiederà tempo) , bisogna ALMENO NEL BREVE disincentivare l’arrivo dei migranti in Italia, rendendone il soggiorno in Italia non vantaggioso e ciò quanto meno non aumentandone le già eccessive utilità loro concesse a sbafo.
E poi si aggiunge – ad incrementare la follia – il fatto che l’Italia – corrispondendo il reddito ai cd emigrati – va a dare una pensione o comunque un vantaggio economico
-a chi, pur pensato e pur naturalmente rivolto ai cittadini, cittadino non è (i grillini si sono inventati un REDDITO DI CITTADINANZA SENZA CITTADINANZA; solo loro potevano fare una cosa del genere !))
-a chi all’Italia non ha dato mai niente, ma solo spese difficoltà problemi e polemiche;
-a chi non ha mai lavorato e concorso a produrre il benessere generale;
-a chi non ha mai ovviamente dato contributi (e quindi viene a sfruttare i contributi e le risorse fornite dai cittadini italiani con le loro pensioni e con le tasse sui loro redditi) ;
-a chi viene solo a godere, per volontà (interessata) dei buonisti e con benedizione…papale – di quel benessere che gli italiani si sono creati poco per volta col loro lavoro e con i loro sacrifici, riducendo così l’importo del benessere esistente e ripartibile e quindi sottraendolo a chi invece ha lavorato si è sacrificato ed ha prodotto quel benessere e quindi se l’è ben meritato, per cui quel benessere è SUO e darne una parte a terzi estranei, togliendola così a lui, è praticamente ….UN FURTO.
Dare poi il reddito di cittadinanza ai cd migranti per il mero fatto che “stiano in Italia da 10 anni” è un’ulteriore follìa che cresce sulle altre follie.
E che inoltre è veramente incomprensibile. In effetti, che valore ha, per giustificare la percezione di un reddito – peraltro prodotto dagli italiani e quindi spettante, ripètesi, esclusivamente agli italiani che l’hanno prodotto – il mero fatto, per chi italiano non è, del semplice materiale ed accidentale “stare in Italia” ? Che razza di presupposto giuridico logico legale – per ottenere un vantaggio a danno delle risorse degli italiani – è il fatto del mero “stare in Italia” ? Cioè il fatto – nudo e crudo – di occupare con i piedi da tanto tempo (tanto tempo in cui peraltro per principio si è stati assistiti a sbafo, dopo essere entrati con violenza e inganno) un pezzetto del suolo italiano ?
Circostanza quest’ultima (l’occupazione del suolo italiano) che poi è un fatto :
– materiale e accidentale, per cui è assurdo che conferisca pretese e diritti
– dovuto peraltro ad un atto di prepotenza e di ricatto perché i migranti, che prenderanno il reddito per il fatto di stare da dieci anni in Italia, in Italia ci sono arrivati irregolarmente, mettendosi in condizioni di essere soccorsi e così costringendoci a soccorrerli, a accoglierli e ad addossarci tutto il loro peso, i loro problemi, le loro pretese ed i costi – economici e concreti – connessi
– protraentesi a lungo solo per colpa dei procedimenti garantisti voti a verificare i loro pretesi diritti (diritti che più spesso non ci sono, per cui in via generale i cd <> sono soltanto dei “truffatori”, non dei “disperati, come pure la destra insiste a volerli denominare)
– non numericamente stabile, ma senza limiti ingravescente, perchè la quantità di stranieri trovantisi in Itala da dieci anni sarà sempre più numerosa, perché immancabilmente – grazie al buonismo ed alla Chiesa – continueranno ad arrivare migranti e ad aumentare il loro numero complessivo; continuerà il fatto di non poter impedire che arrivino, di non poterli rispedire a casa loro e quindi di doverceli tenerceli per forza vita natural durante. Dove finiranno l e prevsioni di spesa e gli equilibri di bilancio, se – col dare il reddito di cittadinanza ai migranti – si assume un genere di spesa, che continuerà a lievitare inevitabilmente e progressivamente senza limiti ? Dovremo mantenere sulle nostre spalle il peso di una sempre più numerosa e massa inerte e passiva di migranti ? A che servono tutte le stime di crescita dell’ISTAT, se dovremo finanziare sempre più migranti col reddito di cittadinanza e se – grazia anche a questa “bontà” – arriveranno sempre più profughi come mosche sul miele !!! Oltre a tutte quello che già comunque ci costano!!! E ciò senza tener conto di quante frodi faranno al riguardo i buoni migranti con l’aiuto dei buonisti (all’occasione sindaci), i quali saranno portati ad aggirare la legge …….a fin di bene naturalmente…. (a proposito un’ idea : le generalità dei percettori dovrebbero essere conoscibili per consentire un controllo diffuso : insomma i miei soldi me li prendete e li date a chicchessia, almeno fatemi sapere chi se li piglia !!!)
E pensare che DI MAIO all’inizio – mi pare dal lontano Oriente – aveva giurato e spergiurato che il reddito di cittadinanza sarebbe andato esclusivamente agli italiani !!! Poi l’ala più sinistra della parte più sinistra del suo movimento di sinistra evidentemente ha avuto la meglio ed ha dato una bella sterzata a sinistra : al banchetto del reddito di cittadinanza (aggiungi un posto a tavola…) hanno chiamato anche i migranti e gli zingari (pardon i rom o meglio gli appartenenti alla Nazione (sic !) Rom, come si autdefiniscono) . E ciò solo aggiungendo il contentino (per gli italiani così beffati) della necessità, per tali ulteriori commensali, del limite che il loro <stare in Italia duri da dieci anni, requisito quest’ultimo posto per dare, con la conseguente LIMITAZIONE DEI BENEFICIARI STRANIERI, un’apparente serietà e ragionevolezza all’estensione del beneficio, tale da farla più facilmente digerire dai titolari naturali (gli italiani) facendolo apparire ai loro occhi in qualche modo “giustificato” –
LIMITE CHE PERO’ – QUESTO SIA BEN CHIARO – AL FINE DI LIMITARE LA PLATEA DEGLI STRANIERI QUALI POSSIBILI DESTINATARI e SEMPRE PIU’ NUMEROSI DESTINATARI DEL REDDITO, IN REALTA’ NON SERVIRA’ ASSOLUTAMENTE A NIENTE (a parte, come detto, i facili aggiramenti)
In effetti, bisogna ricordare che
IN VIA GENERALE
DOPO l’ EMANAZIONE OGNI NORMA,
ARRIVANO……. I GIUDICI
CHE CON LE LORO SENTENZE NE FANNO QUELLO CHE VOGLIONO.
IN QUESTO CASO
I GIUDICI
nonostante da come la norma è formulata
ESTENDERANNO senz’altro IL REDDITO A TUTTI I MIGRANTI. A PRESCINDERE DAL TEMPO anzi DAI MINUTI IN CUI SI TROVINO IN ITALIA
E CIO’
PARADOSSALMENTE IN BASE AL DIRITTO
e cioè
IN BASE A <> DELL’ART 3 COST (in realtà stravolgendolo)
In effetti, i GIUDICI
risolveranno il problema a quali soggetti il Reddito deve essere dato
ponendosi le seguenti domande apparentemente suasive :
PERCHE’ AI MIGRANTI CON 10 ANNI DI PERMANENZA IN ITALIA SI’ ED AI MIGRANTI APPENA ARRIVATI NO ?
oppure (domanda peggiore)
PERCHE’ AGLI ITALIANI SENZA LIMITI (perché a TUTTI coloro che abbiano gli altri requisiti) ED INVECE AGLI STRANIERI LIMITATAMENTE (perché solo a QUELLI che abbiano – oltre agli altri requisiti – anche quello della LUNGA PERMANENZA IN ITALIA e quindi solo ad ALCUNI e non a TUTTI) ? Chi ha bisogno di un reddito per vivere, ne ha bisogno COMUNQUE; tale bisogno ce l’hanno TUTTI a parte la nazionalità ! E’ DISCRIMINANTE (parola caro alla sinistra, che lo usa quando vede limitare le pretese dii categorie di persone da loro coccolate come migranti, rom ecc)!!! E LE DISCRIMINAZIONI FERISCONO L’UGUAGLIANZA DELL’ART 3 COST !!!
Pertanto
diranno che il reddito spetta a TUTTI gli stranieri a prescindere dal tempo di permanenza in Italia
COSI’ IN EFFETTI
E’ GIA’ SUCCESSO
(anche se nessuno e neanche la politica se n’è accorta)
per il cd BONUS MAMMA DOMANI
cd PREMIO NATALITA’
concesso alle donne che partorissero in un certo arco di tempo
PROVVIDENZA ECONOMICA
ISTITUITA DAL PARLAMENTO ITALIANO (art 1 co. 353 L.232/16)
UTILIZZANDO RISORSE ITALIANE
PER LE MAMME ITALIANE
PER SOCCORRERE ALLA DENATALITA’ DEL POPOLO ITALIANO
MA DALL’INPS PER BUONSMO CON CIRCOLARE AMPLIATA
ALLE MIGRANTI
DI LUNGO SOGGIORNO O TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
MA POI appunto DAI GIUDICI
(ORD TRIB D MILAN 12,12.2017 e SENT CORTE APP MILANO 22.3.2018)
SU INIZIATIVA DI ENTI DI PROTEZIONE DEI MIGRANTI
(nella totale assenza e inesistenza di ENTI….DI PROTEZIONE DEGLI ITALIANI)
ULTERIORMENTE AMPLIATA
A
TUTTE LE MIGRANTI
PER CUI LE MIGRANTI – PER IL SOLO FATTO E DAL PRIMO MOMENTO CHE METTANO IL LORO GRAZIOSO PIEDINO SUL SUOLO ITALIANO (contatto fisico – fra piedino e terriccio italiano – straordinariamente magico) – HANNO DIRITTO AL BONUS
All’uopo
i GIUDICI, hanno utilizzato proprio l’ampliamento già operato dall’INPS con la sua Circolare (così ritorcendo a nostro danno un’iniziativa buonista che in apparenza o almeno nelle intenzioni era limitativa), in quanto – ricorrendo ai principi di UGUAGLIANZA e DI NON DISCRIMINAZIONE>> malissimamente intesi – hanno sostenuto che dare il BONUS, quanto alle donne italiane, a TUTTE e, quanto alle donne straniere, soltanto a QUELLE provviste di quei titoli, era INCOSTITUZIONALE per il Principo dell’UGUAGLIANZA e DISCRIMINATORIO: così hanno costretto l’INPS ad emendare la sua Circolare nel senso che il BONUS, quanto alle straniere, spettasse a TUTTE senza limitazioni (come alle donne italiane) e in particolare per il solo fatto di trovarsi materialmente sul territorio italiano (a prescindere da quando e da come)
Insomma i GIUDICI
hanno fatto zitti zitti, mentre nessuno se ne accorgeva – una specie di concreta anticipazione dello Jus Soli !!!!
LA CONSEGUENZA MERAMENTE PRATICA
è che, data l’improvvisa indebita concorrenza alla peraltro modesta torta di finanziamenti a disposizione prer il BONUS, da erogare infatti non più solo alle donne italiane, (alle quali era destinato per legge), ma anche alle STRANIERE ed a TUTTE le straniere (giustamente !!!: non sono tutte belle le mamme del mondo ?) il BONUS MAMMA ha visto nel tempo diminuire sia il suo importo sia il tempo di erogazione (prima 3 anni di età del bambino, ora solo 1 anno), così provvedendo la piccola ITALIETTA a favorire la natalità delle cittadine del mondo intero. In effetti è importante che siano sostenute nel peso economico di far figli le tunisine. Le ivoriane, le nigeriane, le congolesi ecc ecc ecc ecc con il conseguente aumento geometrico della popolazione straniera in Italia e che questo favore lo dobbiamo fare proprio noi italiani… il perché non si sa ……ah sì perché noi….abbiamo il Papa, la Boldrini, De Magistris ….che ficata !!!)
LA CONSEGUENZA GIURIDICA E SOSTANZIALE
E’
CHE NELLA NOSTRA GIURISPRUDENZA ED A FAVORE DEI MIGRANTI E’ STATO APPLICATO – stravolgendo nella sostanza il principio costituzionale dell’ Uguaglianza – IL PRINCIPIO GIUDIZIARIO ASSOLUTAMENTE FOLLE FOLLE CHE QUANTO VIENE LEGIFERATO DAL PARLAMENTO ITALIANO, ELETTO DAI CITTADINI ITALIANI, CON LE RISORSE DELLO STATO ITALIANO, NEI CONFRONTI DEI CITTADINI ITALIANI (come fanno tutti gli Stati……normali…… che legiferano ovviamente per i loro cittadini, talchè la Francia legifera per i Francesi, la Spagna per gli Spagnoli, La Germania per i Tedeschi ecc ecc) E PER SOCCORRERE A ESIGENZE DELLA COLLETTIVITA’ ITALIANA, DEVE ESSERE ESTESO ANCHE SE IN VIA GIUDIZIARIA (checchè dica la relativa norma) ANCHE AGLI STRANIERI (in danno ed a riduzione dei cittadini italiani);
CIO’ RAPPRESENTA
UN FATTO CHE – attraverso tutte i possibili ulteriori richiami a detti precedenti giudiziari, estensioni, analogie ecc – SARA’ DEVASTANTE DEL NOSTRO ORDINAMENTO, imponendosi in via sempre più generale il principio – per assurdo che sia – che lo STATO Italiano non legifera per sé (come fanno tutti gli Stati del mondo) ma in pratica per l’intero mondo, perché qualsiasi cosa (beninteso….favorevole) disposta dallo Stato Italiano con le sue leggi varrà non solo per i suoi cittadini, ma anche per ogni straniero DELL’INTERO GLOBO TERRESTRE e ciò SOLO PER IL SUO VENIRSI MATERIALMENTE A TROVARE SUL TERRITORIO ITALIANO.
Il danno giuridico e pratico
che così viene e verrà a subire l’Italia, è ben maggiore di quello che può derivare dall’arrivo di migliaia di barconi stracarichi di migranti.
L’atto giudiziario
che ha esteso il BONUS, previsto da atto legislativo per gli italiani, agli stranieri ed avrà tale letale effetto sul nostro Ordinamento
è
la SENTENZA della Corte d’Appello di Milano del 22.3.2018 pubbl 15.5.2018 (RG 1503/2017) che – respingendo un ricorso dell’INPS – ha confermato l’ORDINANZA del Tribunale di Milano del 12.12.2017 (RG 1593/2017) .
Detta SENTENZA
non si riesce a sapere se sia stata impugnata con RICORSO PER CASSAZIONE ma – ciononostante – può essere ancora impugnata con un MEZZO D’IMPUGNAZIONE straordinario.
Tale eventuale impugnazione si presenta particolarmente agevole – e qui purtroppO non posso o far altro che chiedere un atto di fede nelle mie parole e di questo me ne scuso – perché l’atto giudiziario in questione – nonostante il testo roboante – è particolarmente censurabile. Dico solo : quella sentenza è CARENTE DI MOTIVAZIONE, che è il più grave difetto che possa avere un atto giudiziario (che non si può limitare a disporre qualcosa, ma deve anche dire esplicitamente IL MOTIVO PER IL QUALE LO FA).
Difendiamo i nostri confini : certo. Ma difendiamo anche il nostro Ordinamento, perchè noi tutti siamo – in definitiva – ciò che il nostro Ordinamento ci fa essere, i nostri diritti, i nostri costumi, i nostri istituti, le nostre tutele, le nostre facoltà, le nostre possibilità, le nostre risorse, le nostre famiglie, le nostre tradizioni.
FRATELLI D’ITALIA VORRA’ DIFENDERE GLI ITALIANI, ADOPERANDOSI PER TALE IMPUGNAZIONE ? NON LO FARA’ NESSUN ALTRO.
Grazie dell’attenzione
RUSSO ANDREA
PS Non sono un avvocato e non cerco incarichi compensi visibilità partecipazioni e qualsivoglia utilità. Nulla. Mi muovo unicamente per passione civica.