L’imposizione dei prezzi da parte della grande distribuzione e dell’industria di trasformazione è inaccettabile: il lavoro dei pastori è sacro e i prodotti nazionali vanno tutelati. La vicenda dei pastori sardi ci dice una volta di più che abbiamo bisogno di uno Stato che tuteli i lavoratori dalla globalizzazione e dalla speculazione e non di uno Stato capace solo di tassare e burocratizzare. Noi siamo dalla parte di chi produce, sempre.
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Giustissimo, i nostri prodotti vanno tutelati e valorizzati nella loro giusta misura e non lasciati alla merce’ d’interessi spesso speculativi, ne tanto meno lasciati alle decisione dei magnaccia di Bruxelles.