1 euro a litro è minimo indispensabile, a dicembre FdI propose tavolo e Governo non ascoltò

Alcune questioni che sono oggetto di questa campagna elettorale Fratelli d’Italia le ha portate in Parlamento qualche mese fa. Penso ai pastori sardi: a dicembre, quando si discuteva la manovra, abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere al Governo di istituire un tavolo. Lo stesso tavolo su cui l’Esecutivo lavora adesso: fosse stato fatto due mesi fa, probabilmente i pastori oggi non sarebbero stati costretti a bloccare le strade o a riversare litri e litri di latte per raccontare il loro disagio e le loro difficoltà. Allora il Governo non ci ha ascoltato. Siamo contenti che oggi abbiano deciso di mobilitarsi e saremo contenti se si raggiungerà l’obiettivo che avevamo chiesto mesi fa: arrivare a un euro al litro, che consideriamo il minimo indispensabile.

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3 commenti

    • Pino 007 il 15 Febbraio 2019 alle 00:33
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    Forse la battuta non viene al caso, ma ora il governo si muove grazie a chi ? La solita Meloni alla quale nulla sfugge delle esigenze di chi produce, solo ora dopo che le sinistre se ne infischiarono per anni, pensando solo alle loro tasche.
    Grande On. Meloni.

    • Gino Cerutti il 15 Febbraio 2019 alle 12:08
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    Atroci le immagini di migliaia e migliaia di litri di latte sprecati sull’asfalto. In tempo di penurie alimentari e di gente che rovista a caccia di avanzi quando chiudono i mercati rionali. Ma la colpa e’ la stessa di chi ci impose ed impone le “quote latte” penalizzando i nostri produttori, sottopagandoli. Esponendoli ad ogni sleale concorrenza. Distruggendo quote di mercato per il made in Italy. Mentre ogni cineseria, araberia, multi etnicita’ gode pienissimo diritto di cittadinanza. Grazie ai traditori del PD. E ai ciarlatani apolidi e sfigati del 5 stelle.

    • Sandro Cecconi il 15 Febbraio 2019 alle 14:07
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    “fosse stato fatto due mesi fa, probabilmente i pastori oggi non sarebbero stati costretti a bloccare le strade o a riversare litri e litri di latte per raccontare il loro disagio e le loro difficoltà. Allora il Governo non ci ha ascoltato.”

    Hai perfettamente ragione Giorgia. Ma devi riconoscere che il rimandare è un male atavico delle c.d. classi dirigenti italiane, in primis la stragrande maggioranza politica. Basta rifarsi all’intera nostra storia dopo il secondo conflitto mondiale. Ti voglio portate l’ultimo episodio che è di questi giorni. Sto parlando della richiesta di tre autonomie di tre regioni italiane. Tale follia nasce da una riforma della carta costituzionale eseguita senza cervello dalla solita sinistra italiana nel 2001. Mi domando ancora: come si fa a votare e far votare da un parlamento di imbecilli una simile riforma senza prima stabilire sempre per norme costituzionali quali sono i settori strategici da far rimanere in capo allo stato? Ugualmente il nostro paese deve ancora decidere quali settori rimangono strategici per l’Italia? E via via tutto il resto che contempla anche che pur avendo un ministero per lo sviluppo economico i loro responsabili politici non hanno mai e poi mai elaborato un piano strategico nazionale di sviluppo. Volendo posso proseguire per giorni e giorni iniziando da una riforma totale della giustizia civile e penale.

    Il nostro paese deve essere rivoltato come un “petalino” ma per farlo e anche in fretta occorrono persone preparate e serie.

    Un saluto cordiale.

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