Da Fratelli d’Italia complimenti agli amici conservatori del PiS guidati da Kaczynski, per la vittoria alle elezioni parlamentari in Polonia. Una conferma che premia chi difende i propri cittadini e gli interessi nazionali, con buona pace dell’intellighenzia e di Bruxelles.
Ott 14
4 commenti
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Una Grande Unione Europea, sicuramente necessaria in una Europa moderna, ma sostanzialmente ” NATA MALE “. Ora ci vorrebbe la mano di DIO per aggiustarla.
Mi unisco ai complimenti per la grande vittoria e riconferma di Kaczynski. Per il sottoscritto è doppiamente significativa, in quanto avere la fiducia di un Popolo che ha subito in oltre un secolo più volte oltraggi, più volte stati che oltre che invaderlo hanno cercato di umiliarlo, da Est a Ovest, ebbene significa che FdI è entrata nella “Famiglia” Migliore tra quelli presenti in Europa.
Anch’io mi congratulo per la vittoria di Kaczynski in Polonia.
SICURAMENTE NON ESENTI DA COLPE, COME OGNI ALTRO POPOLO, i polacchi hanno ben imparato a proprie spese cosa significa venire calpestati nella libertà personale, nell’identità e nella sovranità nazionale.
Più volte la Polonia é letteralmente scomparsa dalla carta politica: nel ‘700 quando Prussia, Russia, Impero asburgico se la spartirono come una torta e dopo aver schiacciato con le armi la disperata rivolta di Varsavia, Caterina di Russia pronunciò le famose parole: “L’ordine regna a Varsavia”. E poi con gli accordi Ribbentrop – Molotov, all’inizio della II guerra mondiale. A Varsavia, il ghetto nazista degli ebrei…A Varsavia la ferocissima rappresaglia nazista del 1944… Sotto il duro comunismo sovietico, l’iniziativa nazional popolare di rinascita partì da “Solidarnosc” di Lech Walesa, con incoraggiamento del papa Wojtiva, che subì l’attentato forse proprio per questo !
NON MERAVIGLIAMOCI, dunque, che la nazione polacca non voglia farsi risucchiare dentro questo TRITUME NEO LIBERISTA che é la UE odierna. Che bercia ottusa contro i “sovranismi”, ma intanto cala le braghe davanti all’ INVASORE E RICATTATORE ERDOGAN, pronto ad usare contro l’occidente ogni mezzo: la guerra delle armi, degli stupri, delle lapidazioni, dei profughi, usati come merce di scambio.