A seguito della pubblicazione dell’articolo “Meloni la peronista dell’altra destra più amata di Salvini”, ho dato mandato ai miei legali di sporgere querela per diffamazione nei confronti del giornalista Francesco Merlo e del direttore del quotidiano “La Repubblica”, Carlo Verdelli. Di rado, nella mia vita, ho letto un articolo così violento, così lesivo della dignità di qualcuno, così palesemente volto a istigare odio verso quella persona e considero gravissimo che molte delle affermazioni a me attribuite per giustificare il disprezzo del giornalista siano totalmente inventate o volutamente manipolate. Il che, chiaramente, va ben oltre il diritto di critica e configura la piena diffamazione. Di questo Merlo e il direttore di Repubblica risponderanno in tribunale.
Ott 24
6 commenti
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Bene fa on. Meloni! La stampa non deve essere utilizzata per denigrare e, peggio ancora, per diffamare! Il giornalista, se si fregia di tale appellativo, deve far conoscere e anche criticare il soggetto dell’articolo senza offese e senza falsità. Il lettore, deve essere portato alla riflessione e farsi un’idea di ciò che viene raccontato. Ma da qui alla diffamazione c’è un abisso! Inoltre, se il giornalista viene condannato, dovrebbe essere radiato dall’ordine e cercarsi un’altra occupazione. Ormai la stampa è diventata barbara. Peccato!!
“Fisicamente non somiglia alle cattiverie che dice. Dunque non è facile prendere sul serio Giorgia Meloni e anche noi, per troppo tempo, non l’abbiamo fatto. Quando, per esempio, grida che bisogna affondare le navi degli immigrati non fa pensare alla valchiria wagneriana fascista e razzista come la francese Marie Le Pen, alta, imponente e biondissima, ma alla parodia macho dell’Alice disneyana…”
Gent.ma Sig.ra Meloni, trovo vergognoso l’articolo pubblicato su La Repubblica.
Un pezzo MISOGINO e SESSISTA, che offende non solo lei, ma tutte le donne.
Purtroppo, la “Questione Femminile” è ancora molto attuale.
Un abbraccio.
Con stima,
Giovanna
Fa rabbia ai sinistroidi di Repubblica vedere una piccola (soltanto di statura) donna che tiene testa a tanti avversari e procede a testa alta nella difesa dei valori e degli interessi degli italiani, di contro ai tanti che li hanno vilmente svenduti per meschino tornaconto personale agli interessi del grande capitale, loro vero signore
BRAVA, MELONI ! LA COSIDDETTA REPUBBLICA SCALFARIANA E’ IL RIDOTTO CHE RAGGRUMA , SIMILE ALLA PATTUMIERA DOVE SI GETTA IL RIFIUTO UMIDO, GLI UMORI ACIDI E VELENOSI DELLA SINISTRA SNOB…LONTANISSIMA DAL POPOLO VERO E DAGLI STESSI “MIGRANTI” DI CUI SI RIEMPIE LA BOCCA E VOGLIOSA DI VENDETTA CONTRO CHI, COME MELONI APPUNTO, SA CAPIRE I BISOGNI VERI DEI CITTADINI. LA ODIANO! MA ALLE LORO PAROLE SI DIA LO STESSO VALORE CHE MERITANO LE FLATULENZE. SEMPRE E SOLO DEI VOLGARI RUMORI…
Brava!!! E auguriamoci che il giudice non sia un comunista.
I cani famelici sono pericolosi per la bava. Una volta circolavano per le città gli accalappia cani randagi………bisognerebbe ripristinarli………………….