L’Isis rivendica l’attentato in Iraq contro i militari italiani e uccide due sacerdoti in Siria. È la triste conferma che la morte di Al Baghdadi non ha fermato la mano dei terroristi islamici e che la guerra alla bestia islamista non è finita. L’attenzione deve rimanere altissima e l’Occidente deve uscire, una volta per tutte, dalla sua ignobile ambiguità.
Nov 12
3 commenti
La bestiale macchina islamica non si ferma davanti a nulla, morto un cane, ne nasce subito un’altro e cosi’ via discorrendo. E’ scritto su quel loro libro che il Mondo deve appartenere all’islam …… e non si fermeranno, oddio…. un sistema c’e’…!!!
BISOGNA ISOLARE E STERILIZZARE LA POLITICA DI PENETRAZIONE ISLAMISTA PIU’ O MENO RADICALE, IN ITALIA E IN EUROPA.Con i criminali terroristi che dopo gli attentati sono poi dichiarati…”pazzi”. E SCOPRIRE UNA BUONA VOLTA CHI LI USA E FORAGGIA, in occidente e altrove. PER QUESTO SERVE UNA POLITICA ESTERA EFFETTIVA. CHE NON ABBIAMO..
PERO’ ABBIAMO…la signorina Mogherini…
Non bisogna più far entrare in Occidente i mussulmani e quelli che sono già qui, vanno gradatamente rispediti ai paesi di origine, se avanzano pretese in contrasto con il modo di vita occidentale. E’ sottinteso che, ovviamente, quelli che restano qui da noi e che restano “in sonno” , saranno sempre una potenziale minaccia , perchè il Corano, ritenuto dai maomettani la parola di Dio stesso, è immodificabile.
Ciò significa che, presto o tardi, il conflitto fra i mussulmani ed il resto del mondo si riaprirà.