Ci lascia allibiti la sentenza della Cassazione che legalizza la coltivazione domestica della cannabis. Il messaggio che viene lanciato, soprattutto ai più giovani, è devastante e rischia di avere pesanti ripercussioni sulla società italiana, che già vive una drammatica emergenza droga. Condividiamo le preoccupazioni espresse dalle comunità terapeutiche, dagli operatori del servizio pubblico e dalle associazioni e continueremo al loro fianco la battaglia per una vita libera da ogni droga e dipendenza.
Dic 28
2 commenti
EPPURE QUI “CASCA L’ASINO” DI TUTTA L’IDEOLOGIA DI SINISTRA. VOGLIONO FAR CREDERE AGLI SPROVVEDUTI CHE IL MERCATO LEGALE DELLE DROGHE “LEGGERE” COMBATTEREBBE QUELLO CRIMINALE DELLE MAFIE. INSIEME SI TERREBBERO BUONI I CONSUMATORI E I PICCOLI SPACCIATORI, MOSTRANDO LORO CHE I SINISTRI SONO “APERTI E DEMOCRATICI”, ALIENI DAL PROIBIRE ALCUNCHE’…VIETARE INFATTI..
SAREBBE UNA BIECA PRASSI “FASSISTA”…
ANCHE UNO SCIOCCO CAPISCE LA INSENSATEZZA DI AMBEDUE LE TESI E LA SCHIZOFRENIA ANTI MORALE E ANTISOCIALE DEL “PENSIERO DEBOLE” TARGATO PIDDI E CINQUE STALLE.
ITALIANI: RIBELLATEVI ALLA DITTATURA DELLA CRETINAGGINE. LA VOSTRA RISCOSSA COMINCIA DA QUI.
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La minima personale …. premesso che concordo col precedente e stata un palliativo statale legalizzato ma comunque penso crea dipende…. ma ….. Salve!!!!