Nonostante l’emergenza, l’Italia e i suoi prodotti sono costantemente sotto attacco. Anche da casa, ognuno di noi può fare la sua parte per sostenere la nostra Nazione: in primis comprando prodotti italiani. E domani, anniversario dell’Unità d’Italia, possiamo mandare un forte messaggio di riscatto nazionale: pubblichiamo tutti una foto con ciò che ci rende orgogliosi di essere italiani. Tricolori (se non lo avete in casa fatelo disegnare ai vostri bimbi), prodotti, libri e simboli della cultura italiana. Anche se distanti, domani mostriamoci uniti e fieri di essere ITALIANI. #OrgoglioTricolore.
Mar 17
5 commenti
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Iniziativa divagante, in un periodo cosi poco piacevole e confusionario come quello che stiamo vivendo con il Virus.
Sentirsi un po’ piu’ italiani del solito, ripescare tutte le ricette delle nonne quindi usando prodotti italiani.
Ma quanti si dedicheranno a questo ? Quanti si sentono italiani ?
Io comincio ad avere dei dubbi, specialmente quando leggo le risposte su argomenti di Fratelli d’Italia o quelli della Meloni che espone su FB o il Twitter. Leggendoli uno si rende conto di quanta cafoneria, ignoranza, maleducazione, imbecillita’ esiste tra la gente, naturalmente si puo’ dedurre anche di gente di opposte idee, cosa molto importante, ma l’educazione???? Dove e’ ?
Se io leggo un’articolo di Conte o di Renzi che non condivido, normalmente sorvolo lascio correre o tutto al piu’ rispondo che non condivido e basta, ma non mi cimento nei vari vaffa… o altre vergognose bestialita’.
Si puo’ essere di sinistra con educazione e non manifestando odio come normalmente si legge, quindi siamo italiani o di un’altra razza?
Bella idea, io proporrei di esporre, per chi ne è in possesso, il tricolore alle finestre o ai balconi. Dimostriamo il nostro orgoglio agli strozzini franco tedeschi, che sappiano che l’Italia, nonostante qualche traditore vigliacco si sia venduto ai loro diktat, non è in vendita
Gli Italiani, che hanno la ricchezza privata più alta d’Europa, dovrebbero comperare non soltanto prodotti italiani, fare vacanze in Italia, ma, soprattutto comperare debito pubblico italiano, acquistando titoli di stato, sacrificando magari qualche punto di interessi per facilitare autosufficenza.
Magari non riusciremo, le incognite sono troppe…ma sarebbe bene provarci per non essere schiavi delle nazioni del Nord.
Per far questo però è prioritario che l’avvocato narcisista torni a casa ed il centrodestra parli con una voce sola e parli con voce forte.
Sino ad ora la destra ha precorso i tempi e media e giornali hanno diffuso l’idea di un governo capace.
Fate conferenze stampa unitarie, parlate con un’unica voce e soprattutto non cadete nella trappola di questi voltagabbana che ci governano…ti danno dello sciacallo se fai opposizione e ti denigrano appropriandosi di idee di cui il giorno prima dicevano tutto il male possibile.
Il governo deve rispondere di ciò che fa.
Se si chiede unità si accettano leopinioni degli altri,
Sul piano sanitario hanno salvato la faccia solo per la gestione di Veneto e Lombardia…
Si contagiano i medici , non si trovano mascherine, non si trova l’alcool per igienizzare le superfici, ..ed hanno il coraggio di arrogarsi meriti, quegli stessi che mangiavano involtini primavera ed ora predicano la quarantena.
Marcello Domesi
E’ questo il mio contributo:
https://der-espressoshop.de/wp/wp-content/uploads/2016/03/stiefel-italien-Karte.jpg
Questo tricolore su cui ho giurato e che ho baciato due volte: prima come Allievo Ufficia e dopo come Ufficiale delle FF.AA..
Il mio commento è “awaiting moderation” per ché suggerisce di andare oltre il linguaggio politically correct: chiede che le misure da prendere siano proporzionate all’emergenza. Siamo in guerra? Allora si stampi valuta di guerra, come fecero gli americani quando occuparono l’Italia facendo pagare agli italiani il costo della loro campagna militare emettendo una valanga di AM-Lire e mandandoci in tilt totale. Ora facciamo lo stesso noi: STAMPIAMO VALUTA DI GUERRA, da elargire ai cittadini costretti a non lavorare. Invece, cosa fa il governo? Una modesta manovra da 25 miliardi (la Germania 550), ma non dati direttamente a tutti i titolari di piccole partita Iva, ossia la maggioranza, no, gli fanno lo sconto del 60% di credito d’imposta non si sa tra quanti mesi; ma intanto i negozi devono pagare al 100% gli affitti dei muri. Ignobile!