Insieme ad autorevoli esponenti del mondo dell’economia come Giulio Tremonti, osservatori e testate giornalistiche, Fratelli d’Italia ha da tempo suggerito, per finanziare la gestione dell’emergenza e la fase della ripresa, lo strumento dei “bond patriottici”, offrendo agli italiani la possibilità di sostenere lo Stato attraverso titoli di Stato vantaggiosi e a lunga scadenza. Lo straordinario risultato dei “btp-Italia”, che in maniera evidente si ricollegano all’idea di fondo dei bond patriottici, è la dimostrazione che la nostra Nazione ha tutte le carte in regola per ripartire alla grande. In soli 4 giorni sono stati collocati ben 22 miliardi (di cui la maggior parte di piccoli risparmiatori) a fronte di una domanda complessiva di 32, ovvero quasi la stessa somma promessa dal famigerato Mes. A dimostrazione che le proposte che facciamo sono serie e non pretestuose. Siamo convinti che si possa fare ancora meglio proprio grazie ai “bond patriottici”, cioè titoli a lunghissima scadenza, a rendimento fisso, circolabili, non tassati e non tassabili neppure in futuro, che possono diventare uno strumento remunerativo per i risparmiatori italiani e sostenere la nostra Nazione. (Certo quelle risorse devono essere spese per sostenere l’economia reale, non buttati per bonus e marchette).
4 commenti
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Questi sono pretesti per l’italia ,continuate a pressare questa gente che non sanno più cosa fare.questa gente non ha neanche le lacrime per piangere!!!!!!
Brava Meloni continua così sei il nostro mito il faro illuminante in questa Italia imbruttita da omuncoli privi di visione e di cervello.
Scusa Giorgia, ma Salvini è impazzito? NOn vuole unirsi a te nella manifestazione del 2 giugno adducendo scuse ridicole, la peggiore delle quali è un insulto a te: “sto lontano dall’indegna caciara della destra bavosa ed estrema” “non sono uno sciacallo” “manifestare il 2 giugno è una bestemmia al patriottismo”. Così leggo, virgoletatto, su Il Fatto Quotidiano. Ma gli ha dato di volta il cervello?.
Sarebbe logico investire sugli italiani. Preferirei pagare gli interessi sul prestito ad un italiano che investe nel paese piuttosto che agli stati esteri. Saremmo padroni del nostro debito e non saremmo sotto scacco dello spread, secondo i giochi del momento di Germania & C. Un italiano spenderebbe i soldi degli interessi perlopiù in Italia e farebbe economia, mentre se dati in Europa in Italia non tornerebbe nulla alla nostra economia. Sarebbe troppo logico ed intelligente quindi non si farà, e poi l’Europa credo non ci permetterà di farlo.