Solidarietà ai sindaci, ai presidi, ai docenti e a tutto il personale della scuola. La Azzolina si comporta come Ponzio Pilato e utilizza l’autonomia scolastica come pretesto per lavarsi le mani e scaricare sui presidi e gli enti locali tutte le responsabilità sulla riapertura a settembre delle scuole. Dopo mesi di attesa, innumerevoli task force e centinaia di esperti, il governo diffonde in bozza delle linee guida che non danno nessuna certezza e non fanno che aumentare la confusione. Nessuna risposta per scongiurare il rischio classi pollaio, sulle risorse per l’aumento dell’organico e sugli investimenti nell’edilizia scolastica. La scuola merita certezze, non la superficialità e l’incompetenza della Azzolina.
Giu 25
6 commenti
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Ben detto on. MELONI, aumentare la confusione per mettere in atto il classico scarica barile del quale i politicanti sono campioni dell’ universo. Più confusione c’è meglio è. La confusione non dà il tempo di pensare, dunque, mantenere il caos in ogni settore, giova ai politicanti! Di scuola non sa nulla nessuno. Ne parlano quando c’è da racimolare voti, ma poi, all’atto pratico, viene puntualmente dimenticata. Classi pollaio, precariato, disorganizzazione. Sono i tre caratteri distintivi della scuola dagli anni 70 ad oggi. Sarebbe il caso di mettere mano una volta per tutte e toglierla dalle mani di INCOMPETENTI PROFESSIONALI a partire dai ministri INSIPIENTI. Quando ci sarà un ministro che è stato nella scuola in prima linea e che sa dalla A alla Z tutti i problemi della scuola? FORZA! È ORA DI CAMBIARE!!!@
Senza contare un concorso straordinario docenti indetto con lo scopo di avere esito entro la fine dell’estate, per avere l’organico adeguato all’inizio dell’anno scolastico, e che doveva essere, per snellire le procedure, per SOLI TITOLI, come più volte espresso e proposto da Fratelli d’Italia. Un bando di concorso straordinario rivelatosi poi modificato rispetto a quanto pubblicato in Gazzetta e rivisto due volte, quindi accorpato a un concorso ordinario. in seguito si sono detti entrambi abilitanti e quindi la domanda è: perché spendere soldi per due concorsi quando sarebbe bastato, come proposto da Fratelli d’Italia, un solo concorso per soli titoli? adesso si dice che da parte dei sindacati si siano fatti ricorsi per avere abilitazione diretta per soli titoli e un esame orale finale. da insegnante mi chiedo se non si possa fare chiarezza in tutta questa oscena confusione.
Non è lei sola, è tutto il club dei cretinetti l’intenzione trovandosi superficialotti essere al ‘altezza di tutto il programma e dopo un virus si sono trovati spiazzati, ascoltate consigli da persone che ne sanno molto più di loro!!!!!! Qui in italia all’ livello di economia ci sono persone molto sapienti. Come presidente del consiglio da ricoprire un disperato come conte ne trovi molti molti di più !!!!!! Fate al più presto il disagio tra la gente è molto alto.grazie giorgia
LA MENESTRELLA AZZOLINA, non certo unica nel governicchio giallo-arcobaleno, porta alla frutta, per cosi’ dire, il lungo e pluridecennale SFACELO DELLA “SQUOLA” ITALIANA DI MASSA. Si esasperano ulteriormente antichi problemi strutturali di difficile soluzione… come la BUROCRATIZZAZIONE DELLA FUNZIONE DOCENTE, fatta di centinaia di migliaia di numeri di graduatoria che si avvicendano nelle classi per pura logica di CASUALITA’… come lo SVUOTAMENTO DEL SAPERE E DELLA CULTURA, con la didattica delle materie curricolari invasa ed asfissiata da una PLETORA DI “PROGETTI, EDUCAZIONI, ATTIVITA’, ASSEMBLEE, SETTIMANE” ALTERNATIVE” cosiddette, interventi di associazioni e rispettivi “esperti” sul libro paga del contribuente… COME la MEDICALIZZAZIONE DEL RAPPORTO PEDAGOGICO, per cui lo studente svogliato o inadatto a quel genere di studi, viene… “assistito” e “sostenuto” con il sottinteso che il suo insuccesso NON DIPENDE QUASI MAI DA LUI… COME la SINDACALIZZAZIONE DEL RAPPORTO DELLA SCUOLA CON IL “CLIENTE UTENTE”, autorizzato a fare la guerra agli insegnanti sgraditi, naturalmente con il beneplacito CONNIVENTE di molti dirigenti scolastici… Sono i frutti di oltre mezzo secolo di “DON MILANISMO” E DI PAN SINDACALISMO, che sia la sinistra che la destra hanno mostrato di condividere, la sinistra per scelta ideologica di ABBATTIMENTO DEL MODELLO GENTILIANO, la destra e Berlusconi per disinteresse ai problemi specifici della scuola italiana. I “cinque stalle”…?
MA hanno un’ idea di scuola, i cinque stalle o grillini ?
Con la cosiddetta DAD pare si sia toccato il fondo. Con tutto il rispetto verso chi ha lottato, spesso strenuamente, per salvare il salvabile. Lode a costoro. Docenti e studenti capaci e meritevoli.
COSA VORREI CHIEDERE A GIORGIA MELONI E A FRATELLI DI ITALIA ? In breve.
Una proposta di modello scolastico alternativo. Gia’ il Partito Sovranista Italiano ne ha eleborato uno, intelligente e coerente, oppositivo rispetto alla “scuola parcheggio, diplomificio, intrattenimento degli eterni marmocchi, supermarket delle offerte formative” che il potere dominante ha subdolamente imposto alle masse giovanili e alla declassata categoria dei docenti, ormai piuttosto “assistenti psico sociali” che non professori, nel senso classico del termine.
RIPARTIRE DALLA CULTURA. RIPARTIRE DALLA FORMAZIONE. Ormai ridotte spesso a parole vuote. Bisogna sapere che il maestream e i padroni del discorso lavorano invece per il contrario: una babilonia permanente che sradichi senso del dovere, identita’ di appartenenza, metodo personale di studio verso un pensiero consapevole ed originale…
INSOMMA… LA DISTOPIA DEGLI ETERODIRETTI IMMATURI E MANIPOLATI… che si credono liberi.!
Questa donna tutto poteva fare nella vita tranne la ministra della scuola.Già viene bocciata
al concorso di preside(fare la ministra è più facile),poi da dell’ignorante a Salvini ma chi ignora è lei.
Però una cosa la sa fare bene ,ripetere e fare quello che gli dice grillo. Ed PD deve tacere perché loro come deputati e ministri hanno i coltivatori diretti di cannabis.Poveri i miei nipoti.
Ministri come la Azzolina, Gualtieri ed altri, non possono mandare avanti un Paese, essendo altamente incapaci di gestire le problematiche dell’Italia.