Il 19 luglio del 1992, la criminalità organizzata sferrava un altro duro colpo al cuore dello Stato: pochi mesi dopo la morte del giudice Falcone, la mafia – con la sua furia criminale – uccise anche il giudice Paolo Borsellino. A distanza di anni, noi continuiamo a ricordare il sacrificio di chi ha donato la propria vita per difendere la Legalità e la Giustizia.
La sua memoria, il suo esempio e il suo insegnamento resteranno impressi nelle nostre menti e nelle nostre coscienze. Paolo Vive, nel ricordo di tutte le persone perbene.
10 commenti
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La mafia non svanira’ mai perche’ la mafia e’ il potere economico, piuttosro si chieda CHE FINE HA FATTO L’AGENDA ROSSA DI BORSELLINO ?
adenzio
Ci si dovrebbe chiedere prima il motivo per cui sembra essere stato dimenticato il sacrificio del Gen. Dalla Chiesa e sua Consorte. Molti punti oscuri vi sono sempre stati e rimarranno fino a che non vi sarà un nuovo Prefetto tipo Ferri! Uomini di coraggio e nessuno lo può negare; ma anche un po’ troppo ingenui e fiduciosi e ne hanno fatto le spese! Riposino in pace e spero che sia il grande Dio a comminare le vere pene ai tanti Mandanti di tutte queste atrocità, sempre attestate a soggetto perennemente !
ULTIMA PAROLA MANCANTE O MEGLIO CANCELLATA: ASTRATTA ripeto ASTRATTA!
Uno dei pochi VERI magistrati non politicizzati e sottomessi alla sinistra. Eroe e ITALIANO al 100%.
Condivido pienamente il ricordo, anche se i miei 65 anni mi hanno insegnato che Uomini (e Donne) con tale coraggio, il nostro Paese, in fondo non li aveva meritato e, non li merita oggi. Perchè? Dopo 29 anni dalla Sua esecuzione, ancora non sappiamo chi erano i VERI mandanti della strage. Poco è cambiato nelle Terre che hanno amato e onorato con la Loro Vita (forse la sola determinazione e capacità dell’attuale Presidente Regionale Musumeci, è uno dei segnali positivi che sono avvenuti).
Quel 19 maggio apprendendo la notizia mi misi a piangere, rimasi sgomento e inorridito. Era stato ammazzato l’ultimo baluardo contro la mafia e il pensiero mafioso.
Personsggi , veri onorevoli perchè erano l’onore in persona e amavano lìItalia ! Al contrario di certi politici che non hanno onore ! Pensano alla poltrona ma del Popolo Italiano , dei veri bisogni del Popolo Italiano se ne fregano altamente! Cruda, cattiva, pessima ma reale VERITA’! Buona vita a tutti!
Paolo
Onore x il camerata Paolo Borsellino! Anche lui iscritto al MSI! Purtroppo il suo sacrificio non è servito a nulla. C’è un poster che circola in Italia ma,poco conosciuto in quanto stampato dalle varie destre. Una foto con Falcone vicino a Borsellino in cui il primo gli chiede ,sussurrandògli nell’orecchio…”È stato tutto inutile?” E Borsellino gli risponde…”Si è stato tutto inutile”.
Io però sento di continuo in TV di arresti eccellenti al sud ed anche al nord Italia di mafiosi, e boss della criminalità organizzata, con agganci all’estero. La DIGOS funziona, fa il suo dovere, ma di corrotti e mafiosi ce ne sono tanti, è un paese marcio dalle fondamenta, e più ne arrestiamo, più nuovi ne spuntano a prenderne il posto. Anche dall’estero, con mafia nigeriana, e chi più ne ha più ne metta. Sembra una guerra senza fine, e se vogliamo fermarla, non solo combatterla per l’eternità come con la droga e la prostituzione, allora dobbiamo rieducare i giovani, proprio come diceva Borsellino. Se cambia la morale in questo paese, la mafia cessa di esistere come in tanti altri paesi che non sanno manco cosa sia.
E ringraziamo che, in questo paese di schifosi, c’è anche tanta gente onesta che crede e combatte la criminalità a prescindere da chi sta al potere o che persino gli mette i bastoni tra le ruote. Non dobbiamo certo ringraziare i comunisti o i 5 stelle se ogni giorno vengono arrestati mafiosi d’ogni risma. Semmai chiediamoci perchè li rimettono subito in libertà.
Nonostante le incoraggianti parole di Falcone sulle sorti della Mafia in quanto “Fenomeno Umano”, sono ormai tristemente convinto che lascerò questo mondo senza che nulla sará sostanzialmente cambiato.
Sono molto critico quando si accenna alla questione della determinazione della lotta a tale fenomeno da parte di alcuni apparati statali, ma restando nell’ ambito della discussione da commentare, mi limiterò a commemorare doverosamente il Giudice Borsellino.