Il tragico caso di Saman Abbas, fatta sparire nel nulla dalla sua famiglia perché non voleva sottomettersi a un matrimonio forzato, non è l’unico campanello d’allarme del dilagare della visione islamista anche in Italia. Tra questi c’è anche il fenomeno preoccupante dell’abbandono scolastico da parte delle bambine di famiglie musulmane in Italia. Secondo le stime delle associazioni che si battono per i diritti delle donne musulmane, 60 bimbe islamiche su 100 sono costrette dai genitori ad abbandonare la scuola dell’obbligo tra la quinta elementare e la prima media. Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Bianchi per chiedere al Governo di affrontare con fermezza questo problema, perché è inaccettabile che in Italia ad una bambina o ad una ragazza sia impedito di andare a scuola in virtù di presunti dettami religiosi contrari alle nostre leggi e che sia considerata normale la tendenza delle comunità islamiche ad avere un ordinamento parallelo rispetto a quello dello Stato. Fratelli d’Italia non sarà complice dell’omertà che nega il diritto all’istruzione e alla libertà delle ragazze straniere.
Lug 24
7 commenti
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Se il campanello d’allarme e’ sentito solo da una persona, il problema non potra’ mai essere risolto. Purtroppo l’allarme islamismo e’ grande ma le orecchie sono poche, principalmente in Italia dove i ” mali mammismo e buonismo sono grandi ” e’ difficile combattere un cancro che oltretutto conosce bene le nostre debolezze, una tra le tante ” il lasciar correre, tanto non fanno danni ” ecco che il polipo estende i suoi tentacoli e circoscrive la preda.
Buonisti, aprite gli occhi e sturate bene le orecchie e prestate attenzione ai campanelli d’allarme, perche’ dietro ogni campanello ci puo’ essere un pericolo.
Uomo avvisato, mezzo salvato. Cioe’ governo avvisato………. ecc, ecc.
Tutto ciò che è violenza islamica, è per colpa diretta del connubio tra sinistra ed immigrati clandestini. Io caccerei dal mio paese tutti quelli che entrati anche legalmente, non si adeguano alle nostre leggi costumi e rispetto per la vita umasna. Che siano musulmani, non me ne frega un tubo;ma che per dimostrarsi musulmani assassinano selvaggiamente ,addirittura,una figlia,NO NON LI PERDONO E LI FUCILEREI. Loro e chi è loro complice.Io ho 81 anni; ma tra 10-15 anni che i “democratici” continuano ad importare selvaggi e violenti fanatici religiosi;penso priprio che l’Italia finirà nella MERDA!. Ma spero che anche coloro che sono complici degli assassini spietati, abbiano da questi stessi le stesse azioni contrarie ai loro familiari. Ipocriti vigliacchi che hanno le scorte e se ne fregano del popolo che li fa vivere da porci arricchiti. : MALEDETTI !
MA COME ? JUS SOLI, INTEGRAZIONE, SCOLARIZZAZIONE, DIRITTO DI VOTO, NO ALLE ” discriminazioni socio culturali” in una permanente campagna centro sinistrorsa alla ” black live matter”, PORTI SPALANCATI ALLE ONG CHE TRAFFICANO CLANDESTINI, specie di area islamica, calpestando leggi e sovranita’ italiane, e poi FANNO SPARIRE DALLA SCUOLA LE LORO BAMBINE E RAGAZZE, visto il destino loro prestabilito…carne giovane buona per gli appetiti di vecchi più o meno facoltosi, in dispregio alla LEGGE ed alla CIVILTA’ !! Mercimoni a spese di fanciulle INDIFESE , per le quali di INSORGENZE PROGRESSISTE ( di sinistra) e FEMMINISTE, PIDDINE, RADICALI, CATTOLICHE DELLA CHIESA DI BERGOGLIO…NE AVETE PER CASO VISTA E SENTITA QUALCUNA ??
MA QUELLA CHE SUSCITA PIÙ RIBREZZO, e’ proprio
…QUESTA CHIESA UFFICIALE…che su molte, troppe cose, tace ed acconsente.
Purtroppo la scuola dell’obbligo cessa lì dove abbiamo stabilito. Come possiamo obbligare a proseguire la scuola, se noi stessi italiani possiamo smettere di andare a scuola come legge prescrive? Difficile valutare se una figlia voleva proseguire gli studi e i geniotori gliel’hanno impedito. Non fa differenza per la legge se smetti perchè sei femmina e i tuoi sono integralisti mussulmani o comunque la loro cultura lo esige (le motivazioni non sono sempre religiose, il caso Saman ne è un esempio), se se invece sei un povero napoletano e smetti di studiare perchè non hai i mezzi e devi andare a lavorare.
Se poi vogliamo uscire fuori tema e parlare dei mussulmani che “infestano” questo paese, non scordiamoci che viviamo in un mondo globalizzato e questo fenomeno con la desertificazione dell’emisfero meridionale in primis, aumenterà sempre più. Non dobbiamo criminalizzare culture diverse, con le loro usanze per noi medievali e barbare (visto che noi eravamo così, avete scordato le Crociate?), ma semmai gestire questo fenomeno con l’unica regola, da applicare con pugno di ferro: se vieni questo paese, ti adegui alle nostre usanze e alle nostre leggi e regole. Se hai un punto di vista diverso e pensi che le nostre regole sono sbagliate, entri in politica, le contesti e ti fai votare per cambiarle. Altrimenti, se non sei in grado di adattarti, torni da dove sei venuto senza passare per il via. E sopratutto se delinqui, non affolli le nostre carceri a nostre spese, ma ti fai mantenere dalle patrie galere dello Stato da cui provieni e che ti ha educato così. Se poi qualcuno vuol mandare in esilio anche gli italiani assassini, incivili, nomadi travestiti da italiani che quando gli fa comodo per poter delinquere liberamente si appellano alle nostre leggi, clandestini d’ogni risma che non hanno alcun diritto a calpestare il nostro suolo, figurarsi a fare quel che gli pare, meno che mai spacciare, rubare e stuprare, ditemi dove si raccolgono firme e sarò lì in prima fila, per un’Italia migliore. Via i rifiuti umani da questo paese, quali che siano. L’importante è non deportarli in campi di concentramento, in quel caso ci si è lasciati prendere la mano, la storia insegna.
Ma via dalle palle sì. Globalizzazione non significa trasformare l’Italia in quel che era New York nel film “1997 fuga da N.Y.”. Il concetto di integrazione andrebbe scolpito nel bronzo sotto Palazzo Chigi: poche parole e a chiare lettere, perchè tutti possano leggerlo, come si faceva una volta con gli editti. Chi non lo rispetta ne subirà le conseguenze.
condivido in pieno la posizione di Fd’I. Aggiungo inoltre che bisogna intraprendere azioni penali contro i genitori che si macchiano del suddetto rearo e che la legge preveda pure, in casi estremi , l’espulsione dall’Italia dellle famiglie più fanatiche.