La missione a Kiev del premier e del vicepremier di Polonia, Mateusz Morawiecki e Jarosław Kaczyński, e dei primi ministri di Repubblica Ceca e Slovenia, Petr Fiala e Janez Janša, ha un valore estremamente importante per affermare che l’Ucraina, unita e sovrana, fa parte dell’Europa e del suo futuro. Un gesto dall’alta valenza simbolica che conferma il profondo legame di solidarietà che unisce i popoli europei in questo difficile momento di crisi.
Mar 15
5 commenti
Vai al modulo dei commenti
E noi seguiamo docilmante la scia di Francia,Germania e USA….che miserevoli che siamo diventati. Draghi, vai a KIEV, se hai le palle.
Se pensi che possano influire sull!andamento delle trattative, per me è solo un’illusione!
Senza dubbio tutto questo è meritevole di riportarci indietro nella Storia, ammesso che molti abbiano dimenticato gli eventi bellici del passato! Sarebbe opportuno che siano i due diretti interessati a trovare un accordo e non per ingrandire un , che non ha più senso, visto che la controparte non esiste più da molti e molti anni! Sarebbero questi gli Esponenti di una Europa civile e democratica che si batte per la pace?
La peggior disgrazia che poteva capitarci è quella di essere stati sorpresi con l’attuale governo,abusivo ed incapace.Non bisogna farsi distrarre da green pass e caro vita,gli attuali scenari ci chiedono di andare al voto e subito!…per un governo che ci somigli e ci rappresenti,in un momento critico come questo,il senso di appartenenza diventa il primo mattone della nostra costituzione.
Condivido, Vincenzo Mezzotero, la tua opinione. Non è affatto umano sostenere e incitare l'”eroismo”di un popolo di soli maschi costretti da una legge marziale a uccidere e farsi uccidere per sostenere l’agognata adesione alla NATO, strumento di guerra mondiale.