ITA, Meloni: Draghi smentisca ipotesi accellerazione processo di vendita a Lufthansa

Mi auguro che il presidente Draghi smentisca l’ipotesi di un’accelerazione del processo di vendita di Ita a Lufthansa. È un argomento del quale si sta parlando molto sui media e che ci fa letteralmente sobbalzare visto che il governo è dimissionario e può occuparsi solo di affari correnti. Questo non lo sarebbe affatto. Saremmo tutti molto più sereni se arrivasse dal presidente Draghi una sua smentita. Dal 25 settembre in poi tutto potrà cambiare e al rilancio della nostra compagnia aerea di bandiera penserà chi governerà. Ora che abbiamo affrontato sacrifici indicibili per comprimerne i costi, occorre valutare con attenzione la presenza dello Stato nella compagnia e la partecipazione azionaria di altri partner.

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13 commenti

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    • eraldo de mattei il 2 Agosto 2022 alle 17:28
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    Sarebbe una vergogna che una nazione come l’Italia non possedesse nemmeno una compagnia aerea…

    • XMAS il 2 Agosto 2022 alle 21:09
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    Di vergogne ce ne sono tante…una piu’ ..una meno..non fa differenza.

  1. Mia personale opinione; Draghi ha sempre svenduto l’Italia. Come ha fatto anche Prodi regalando tante AZIENDE A DE BENEDETTI, POI FALLITE. ED ERANO INVIDIATE DAGLI usa!=Es. ??? = OLIVETTI!

    • ArnoldBS il 3 Agosto 2022 alle 11:10
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    Dal punto di vista di prestigio puó darsi che una Compagnia di bandiera faccia anche comodo. Ma economicamente oggi non puó che essere in perdita. Tanto vale unirsi ad esistenti (Come ad Es. Air france + KLM), ed unire ció che resta a LH non sarebbe un male, come alternativa in EU, ove giá si trova SWISS. Tra le varie “bischerate italiane”, c´é giá Ryanair, irlandese, che offre i voli interni in Italia ed in EU a livello di servizio regionale come “TreNord”. In Italia i voli interni non li puó eseguire nessuno? (AerAlpi e´giá LH !).

    • Bielli Maria Grazia il 4 Agosto 2022 alle 15:54
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    Tutti gli stati hanno una compagnai di Bandiera, non vedo perché per noi debba essere impossibile. I governi passati hanno sovvenzionato tutto di più da De Benedetti al soccorso al giornale l’UNITA’ (salvato due volte), senza pensare al MPS. Adesso bisogna cambiare come noi vogliamo. I governi Monti fino a Draghi hanno fatto il loro corso, svendendo mezza Italia e facendo scappare imprenditori italiani e stranieri. Rischiamo di svendere anche le nostre coste, Adesso Giorgia BASTA. Dimostreremo che si può lavorando bene, senza regalia egli amici di miliardi! Avanti a testa alta!

    • Bielli Maria Grazia il 4 Agosto 2022 alle 15:55
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    Ho risposto ma non vedo la mia risposta…qualche problema?

    • Bielli Maria Grazia il 4 Agosto 2022 alle 16:03
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    Dobbiamo avere una compagnia di Bandiera, come tutti gli stati hanno. I governi precedenti hanno dato aiuti a tutti al MPS, al giornale l’Unità (per sue volte) , a De Benedetti, elemosine a tutti e non possiamo mantenere una compagnia di bandiera? Assurdo. Vai al governo e le cose cambieranno

    • Bielli Maria Grazia il 4 Agosto 2022 alle 16:07
    • Rispondi

    Ogni Stato ha una compagnia di bandiera, non vedo perché l’Italia non la debba avere. I governi passati hanno buttato soldi su MPS, sul giornale di partito l’Unità per ben due volte, Soldi a De Benedetti, e non possiamo impegnarci per una compagnai aerea? Arriva al governo e cambia le regole!

    • Francesco il 4 Agosto 2022 alle 20:38
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    Vendete ITA il prima possibile, vi prego. Attualmente perde 140€ per ogni passeggero (a tratta), tutti soldi che mettiamo noi contribuenti

    • Alex il 5 Agosto 2022 alle 00:02
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    Accelerazione*

  2. Ricordate Draghi appena insediato cosa ha chiosato sull’Alitalia ?: L’Alitalia è un gioiellino di famiglia molto costoso. Sorprende che dall’ex governatore della BCE provengano queste affermazioni; Intanto Draghi con tale affermazione ignora completamente e volutamente che la compagnia ha consentito negli anni una vitale occupazione, consentendo anche con il suo marchio alla nazione di avere una compagnia di bandiera essenziale per la rappresentanza nel comparto Turistico. Non dimentichiamo il reparto manutenzione aeromobili della compagnia che era veramente ” Un fiore all’occhiello”. Ovviamente lo stato è intervenuto diverse volte rifinanziando la compagnia, ma bisogna anche dire che la gestione stessa è stata spesso affidata a manager incapaci o non adatti in quanto provenienti da settori dell’economia diversi dal trasporto aereo. Nonostante tutto questo perché Ita (ex Alitalia) è ambita dalle compagnie aeree di mezzo mondo? Intanto Se la ex Alitalia negli anni è stata finanziata, bisogna anche dire che altre realtà economiche sono state sempre aiutate (Fiat ecc.). Poi in questa situazione politica, il governo che opera lo fa soltanto per le cose di ordinaria amministrazione.

    • ArnoldBS il 7 Agosto 2022 alle 10:53
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    Come in ogni attività economica, il valore di un’impresa non sta nell’investimento di impianti o nel rapporto guadagni/spese fisse o periodiche (salari), ma nel “potenziale clientela” ed attendibile fatturato che incentiva investimento privato (Valore azionario). Il “prestigio” puó avere valore politico se si sia “sovrani”, ció che l´Italia assolutamente non ha, pur avendo avuto una volta, sovranità. Dipendenti dalla politica estera della finanza anglofona, ceduti i “gioielli di famiglia” sul Britannia, mettiamo l’anima in pace: Cediamo la compagnia aerea alle migliori condizioni (Prezzo e posizioni locali italiane garantite) e prendiamo parte del pacchetto azioni lasciando la “Bandiera” in una Compagnia Es. “EURAER” concorrenziale buona e vantaggiosa per tutti gli stati europei (Quindi non solo EU). Alla lunga anche LH e restanti dovranno unirsi per concorrenziale con 4/500 Mio di abitanti il potere commerciale di grandi popolazioni di altri continenti. I voli continentali interni possono e devono essere nazional-particolari se non si voglia finire in condizioni di viaggio da “animali vivi” (Es. Ryanair). E qui il valore turistico italiano deve rimanere fuori discussione e valorizzato.

    • Adriana De Pero il 8 Agosto 2022 alle 14:40
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    27 anni in volo con Alitalia. Mi rimangono i ricordi e tanta amarezza per una fine indegna di un paese con le nostre potenzialità e la drammatica gestione manageriale e politica seguita dagli anni 70 in poi.

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