Che lei sia Giorgia, e di che pasta sia fatta, ormai sono in tanti ad averlo compreso, probabilmente la grande maggioranza degli italiani. Adesso, però, ancora più persone sono interessate a sapere che cosa Giorgia Meloni abbia da dire riguardo a tutti i temi roventi che il prossimo governo dovrà affrontare. Un prossimo governo che – stando ai sondaggi – potrebbe davvero essere guidata da lei. Il problema è che, finora, si è troppo parlato di Giorgia (spesso per accusarla di essere una pericolosa populista) e troppo poco del suo programma, sul quale la leader di Fratelli d’Italia ha invece molta voglia di soffermarsi.
L’accusa di fascismo è legata, come sempre, al tema immigrazione. Gli sbarchi sono aumentati a dismisura e il trend di crescita degli arrivi prosegue. Se vincerete le elezioni come cambierete questo sistema? “La gestione del ministro Lamorgese è stata disastrosa, i numeri sono impietosi. Sento dire dalla sinistra che non si può fare campagna elettorale agitando spettri come l’immigrazione a cui nessuno crede più. Noi non agitiamo spettri ma, come sempre, partiamo dai fatti: l’immigrazione è fuori controllo grazie a non -politiche scellerate che hanno fatto dell’Italia il campo profughi d’Europa. Anche l’ultimo accordo Ue aumenta la responsabilità degli Stati di primo approdo come l’Italia, mentre non c’è ancora traccia della solidarietà europea tanto sbandierata. Porre un argine a questa follia sarà una nostra priorità”.
Siete ancora dell’idea di proporre il blocco navale? “C’è stato un momento alcuni mesi fa in cui la Libia aveva trovato una seppur precaria stabilità e Draghi ci andò in visita ufficiale. Quello era il momento per concludere un accordo per un’azione militare congiunta Unione europea -Libia che impedisse le partenze e per l’apertura in territorio africano di hotspot in cui identificare gli immigrati, distinguendo i veri profughi dai clandestini e consentendo l’accoglienza dei primi in tutti gli Stati dell’Ue. Si è perso quel momento, ma da lì dovremo ripartire. E su questo chiameremo in causa proprio Bruxelles, perché la difesa delle frontiere esterne è un pilastro del trattato di Schengen ed è una responsabilità comune”.
Sugli arrivi incide anche una situazione internazionale già molto tesa e che si sta complicando ulteriormente. Lei ha ribadito con molta decisione la sua collocazione atlantica. Pensa che gli alleati del centrodestra terranno la sua stessa linea? “Ne sono certa e, in ogni caso, FdI è garanzia di questa collocazione. Per questo ho chiesto anche di ribadirla nel programma comune di governo. L’accozzaglia di Letta, così come la sinistra europea, è piena di gente che strizza da tempo l’occhio a Russia, Cina, Venezuela, Cuba… che si faccia passare il centrodestra italiano come una minaccia per l’Occidente è ridicolo. Tanto più lo è oggi con FdI primo partito e, appunto, garante delle nostre alleanze storiche”.
Rischiamo che nei prossimi mesi si aprano nuovi fronti di crisi. Il Kosovo, Taiwan, con quella in Ucraina che non accenna a risolversi. Lei come la vede? “La guerra ucraina durerà ancora a lungo? E gli Stati Uniti dem non stanno diventando troppo interventisti?
Come detto, noi vogliamo un’Italia saldamente nella Nato. Questo non ci impedisce di lavorare per un’Alleanza più equilibrata, che sia protagonista di pace, sicurezza e stabilità mondiale e che tenga a bada certi avventurismi tipici dei Democratici americani. I Balcani occidentali sono un’area strategica per l’interesse nazionale italiano, la Serbia è un Paese amico, candidato all’adesione all’Ue e da sempre in relazioni strette con la Russia. Polarizzare la situazione in quell’area rischia di portare a scenari inimmaginabili e bisogna evitarlo a tutti i costi, abbiamo bisogno di unire e di non lasciare nessuna nazione europea nell’orbita di Mosca. Noi fummo i primi – dopo l’aggressione russa all’Ucraina a evidenziare il rischio di un’aggressione cinese a Taiwan, ma francamente mi pare che la recente iniziativa di Nancy Pelosi rischi di dare alibi a Pechino. Vedo tanti dubbi anche in ambienti americani. Ora bisogna tenere i nervi saldi, stare pronti a fronteggiare le minacce esterne ma a concentrare le nostre energie sul porre fine alla guerra in Ucraina”.
Per noi uno dei grandi problemi sarà rappresentato dal gas. Come si affronta la questione senza lasciare gli italiani al freddo o costringerli a razionamenti? “La diversificazione immediata dei fornitori era una strada obbligata e il lavoro fatto da Draghi, dal ministro Cingolani e dall’amministratore delegato dell’Eni Descalzi va nella direzione giusta. Così come, dall’opposizione, abbiamo sostenuto la proposta del tetto europeo al prezzo del gas. Una battaglia che continueremo una volta al governo per frenare la speculazione e abbassare il costo delle bollette già da questo inverno. Bisogna poi sbloccare tutti i processi autorizzativi per l’estrazione del nostro gas, bloccata da veti ideologici inaccettabili. Ci vorrà un po’ più di tempo per vederne i risultati ma è indispensabile”.
Oltre ad affrontare il problema immediato ci sarà da costruire una nuova politica energetica per il lungo periodo. Che cosa ha in mente? “Io credo che l’Italia debba riformulare un proprio mix energetico fatto di gas naturale e biogas – energia fondamentale, soprattutto per la transizione anche in vista del passaggio all’idrogeno; rinnovabili con eolico e solare, mettendo ordine agli incentivi e rendendole compatibili con il paesaggio; geotermico e nucleare di ultima generazione su cui Eni sta lavorando intensamente con buone prospettive nel medio termine. Serve pragmatismo, anche rispetto a scelte ideologiche che l’Ue ci vorrebbe imporre; l’elettrico è importante ovviamente, ma dobbiamo evitare di consegnarci mani e piedi alla Cina”.
Suppongo che lei sia pronta per palazzo Chigi e sarebbe senza dubbio una novità per l’Italia. Nel suo governo darebbe spazio a figure tecniche? “Siamo pronti, come recita anche il nostro slogan elettorale. Il nostro governo sarà ovviamente un governo politico, legittimato dal voto popolare, e porrà fine alla lunga stagione dei tecnici e dei premier che nessun italiano aveva mai votato. Questo ovviamente non ci impedirà di avvalerci, se necessario, di competenze che non vengono dalla politica di partito. Ne parleremo a tempo debito con gli alleati ma naturalmente ho già in mente diversi nomi di personalità che potrebbero darci una mano ad attuare le nostre linee politiche”.
Altro tema centrale: la politica sanitaria. Un governo di centrodestra potrebbe riportare sulla scena strumenti che spaventano molti italiani – per esempio il green pass o l’obbligo vaccinale – o potrebbe rimettere in piedi strutture come il Comitato tecnico scientifico? “Fratelli d’Italia è stato l’unico partito a votare ripetutamente contro un’applicazione insensata del green pass, a contestare l’obbligo vaccinale che di fatto il governo aveva introdotto persino per andare al lavoro, a proporre l’areazione meccanica controllata nelle scuole per evitare ai nostri ragazzi e ai docenti il supplizio della Dad. Ci prendevano in giro poi persino l’Oms ci ha dato ragione. Abbiamo la pretesa di pensare che se ci avessero dato retta avremmo potuto vivere la pandemia con minori restrizioni, un numero minore di morti e minori danni all’economia. Sappiamo cosa non ha funzionato e non abbiamo alcuna intenzione di ripetere gli errori del passato. La nostra risposta a un’eventuale nuova ondata pandemica sarà strutturale e sarà all’insegna della responsabilità degli italiani, non di chiusure e restrizioni. Lei ha detto: non si fanno promesse che non si possono mantenere, ed è una affermazione potente”.
Sul piano fiscale, ci fa tre promesse che si possono invece mantenere? “Guardi, nel programma comune del centrodestra ribadiremo l’impegno ad abbassare la pressione fiscale. Chi vota Letta sceglie la patrimoniale, chi vota il centrodestra sceglie la riduzione delle tasse. Semplice. Poi ogni partito avrà le sue proposte specifiche e gli italiani, anche all’interno del centrodestra, sceglieranno con il voto. Oggi però, con il potere di acquisto delle famiglie aggredito dall’inflazione, è prioritario agire sulla riduzione del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori dipendenti e sulla riduzione delle tasse sull’impresa secondo il principio più assumi meno paghi, per favorire le aziende che assumono, senza ovviamente penalizzare quelle ad alto contenuto tecnologico. Quanto alla flat tax, noi siamo convinti che sia meglio iniziare ad applicarla sui redditi incrementali, cioè sull’aumento del reddito rispetto all’anno precedente. Si stimola la produttività, si fa emergere il nero, senza stressare troppo i conti pubblici. Una volta innescato il meccanismo virtuoso penseremo a una sua estensione. E poi ho un sogno che mi auguro di realizzare durante la legislatura: avere finalmente un fisco a misura di famiglia, come parte di un più ampio piano a sostegno della natalità e della conciliazione lavoro-famiglia. È una sfida importantissima”.
19 commenti
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Voto 10!
Avanti così!!!
Un umile consiglio: non dimentichi di parlare dell’ambiente in pericolo, dell’acqua e delle misure per mitigare la siccita’. Noi siamo la Destra sociale, quindi accesso alla sanita’ per tutti, migliore radicazione dei medici di famiglia nel territorio, fisco equo e niente condoni fiscali o edilizi.
Come detto, “noi vogliamo un’Italia saldamente nella Nato”. Forse voleva dire saldamente legata,obbediente, pronta a ricevere le bombe atomiche B61-12 a Ghedi ed Aviano senza fiatare, senza che il Parlamento e 50 milioni di cittadini siano informati di cosa significa questo perche’ sono ad uso esclusivo della Casa bianca come il Muos in Sicilia alfredo dednzio
Bravissima Giorgia, lineare e concreta come sempre. Con te la Fiamma Tricolore che fu di Almirante continuerà ad illuminare il nostro cammino.
GIORGIA, SEI LA PERSONA GIUSTA PER SALVARE L’ITALIA E GLI ITALIANI. I DEM = COMUNISTI SONO SOLO DISONESTI MENDACI E IPOCRITI IMBROGLIONI DEL POPOLO BONACCIONE E FANATICO.
Questo filo atlantismo esasperato,seguendo i dettami degli yankee,ci porterà alla rovina. Si,certo Giorgia,tu fai dei distinguo ma,alla fine sarai fagocitata. E ricordati,la tua base,quella che ti vota,non quella dei colonnelli che sti stanno a fianco,è molto meno atlantista. ADL122
Essere leali alleati è una cosa; essere alleati sottomessi è un’altra. E credo la Meloni sappia la differenza e già ha espresso queste differenze, quindi con lei saremmo pari nella NATO enell’EU. Solo così saremo degni di essere gli ITALIANI e non i lecchini degli USA (specialmente i dem che provocano da pazzi) e non subire le imposizioni dell’E.U. specialmente di Francia e Germania. Il nostro PARMIGIANO E TUTTE LE NOSTRE TRADIZIONI DEBBONO RIMANERE TALI ED ESSERE RISPETTATE, come noi rispettiamo le loro. CAPITO????
Finalmente una speranza di vero cambiamento per un grande paese che se lo merita. Marine Le Pen non ce l’ha fatta in Francia. Giorgia è forse l’ultima speranza non solo per l’Italia ma per l’Europa intera.
lotta alla mafia e alle mafie di ogni tipo che soffocano l’italia, lotta agli evasori fiscali parassiti, lotta allo sfruttamento del lavoro e dei più deboli, lotta ai troppo furbi. Sogno una Italia più libera, più bella, più pulita, più laboriosa, più ricca di valori. una Italia da imitare. forza Giorgia, ci fidiamo di te.
Ottimo programma Giorgia, ricordati che poi va applicato bene e non come è stato fatto fino ad oggi dai dem. È molto importante il problema scuola e sanitario riferito al personale (vedo che nei.post è particolarmente attenzionato
Noi faremo il nostro dovere affinché tu possa fare gli interessi di tutti!
Era da molto tempo che non sentivamo parole come le tue, che danno l’idea di essere partorite da un cervello competente e ben vivo, che offrono sicurezza e idee lungimiranti. Non meraviglia il consenso che sembra ampio.
Non riesco a girare ed a inviare queste interviste ad amici e conoscenti, provvedete ad ovviare, perchè è importante diffondere questi messaggi e queste ideee, vista la nebbia ed il fumo che con tutti i mezzi di comunicazione i “Progressisti Democratici” spargono intorno a FdI. Grazie Giorgia! Avanti a tutta forza!
Sono un ottantenne ancora attivo,non mi sono mai scritto a nessun partito,ora l’ho fatto iscrivendomi al tuo partito Giorgia e nel mio piccolo sarò attivo sul campo chiedendo voti ad amici e parenti. Cercherò di portare avanti la tua causa che sento anche un pò mia.Desidero avere un contatto più diretto con il partito.
Occorre smascherare i trucchi dialettici della sinistra che si è appropriata di quasi tutti i termini positivi appiccicandoseli addosso.
La sinistra vuole far credere che esista solo una Europa e che sia di sinistra. Loro non ammettono e non consentono, nemmeno con il voto democratico, che non sia di sinistra.
Il solo immaginare una Italia ed Europa diversa e senza di loro li manda fuori di testa e diventano, per questo, molto pericolosi per tutti e per la Democrazia
Gallozzi Ferdinando
Tra tutte le risposte che ritengo soddisfacenti quella in materia sanitaria ritengo sia quella che finalmente dà una speranza ai milioni di italiani vessati da norme da “Corea del Nord” che si son visti estromessi dalla vita sociale e privati di libertà personali basilari come il diritto al lavoro e allo studio.
La sinistra racconta favole ed i boccaloni fanatici glli credono. Voglio sperare che ci siano ancora italiani non itali-OTI e che sappiano e VADANO a votare.I peggiori vigliacchi sono i rassegnati e rinunciatari. La vita è breve;ma va combattuta per il bene dei nostri giovani a venire. Viva la Meloni, seria e concreta e che non racconta BALLE come il Letta, che “aiuta” il popolo, aumentando le tasse, si ai ricchi gli fa un baffo ai medi e bassi ceti, li manda in miseria. Buffone ipocrita e parassita: = Comunista!
La Sinistra minaccia di non riconoscere una eventuale vittoria della Destra e della Meloni alle prossime elezioni. Questo in virtù della loro convinzione che la Destra non sia Democratica e che rappresenti un pericolo per la Democrazia stessa. Anche questo è un trucco dialettico in quanto chi nega agibilità democratica a chi vince in libere elezioni è esso stesso anti democratico e si può anche configurare come un tentativo di instaurare un REGIME. Che facciano questo in nome della democrazia è francamente sconcertante e truffaldino.
La sinistra è contro i decreti sicurezza e, quindi, non vuole la nostra sicurezza.. Come si fa a votare chi ci vuole far vivere nella insicurezza e correre pericoli gravissimi??
Per far decollare le attività private, bisogna tagliare il pizzo del 34% che applica l’ INPS anche a chi dopo la pensione seguita lavorare e non a succhiare soldi col reddito di cittadinanza. Inoltre l’ INPS DEVE restituire i contributi Obbligatori strappati a coloro che non reggiungono li limite dei 20 anni, come fanno in Germania: hai versato per un solo anno ed avrai la pensione proporzionale a quei versamenti, ma li avrai, non che me li trattengo io INPS!