Sono cresciuta nei lotti della rossa Garbatella, anzi della ex rossa Garbatella. Nel 2006, il centrodestra fu battuto sonoramente da quel blocco di potere che ruotava intorno a Walter Veltroni. Quello stesso ‘cerchio magico’ che aveva imposto l’inutile e chissà per quanti decenni incompleta città dello sport di Tor Vergata. E non smetteremo di chiederci perché con tutti quei soldi non si sia pensato a restaurare quell’autentico monumento che è il Foro Italico. Quello stesso gruppo di potere che aveva voluto l’inutile, dannosa, costosa e – diciamocelo – brutta Nuvola di Fuksas. È stato faticoso liberare Roma non dalla sinistra in quanto tale ma dalla tenaglia del potere e dell’affarismo che quella sinistra aveva intorno. La peggiore forma di affarismo, quello che si presenta con la erre moscia e il doppiopetto, che inventa regole nuove ed eleganti per guadagnare milioni e milioni di euro.
Mag 24
Il Tempo: "L’esercito dei giovani Fratelli d’Italia per ricostruire la nuova destra"
Mag 23
Solidarietà a Giorgio Mulè e ad Andrea Marcenaro
Mag 22
Legge elettorale sia nell'interesse dei cittadini che votano e non dei partiti che la scrivono
Nella passata legislatura le forze “responsabili” hanno difeso con unghie e denti il Porcellum, nonostante i proclami consegnando all’Italia un governo debole. Ed ora, dopo aver fatto credere che la colpa dello stallo era del voto eterogeneo degli italiani, piuttosto che migliorare la legge elettorale rischiano di fare ulteriori danni. La verità è che le segreterie di partito non intendono rinunciare allo straordinario potere di nominare, per nome e per conto degli italiani, mille parlamentari. Né tanto meno garantire la governabilità oggi ostacolata soprattutto dall’assegnazione su base regionale del premio di maggioranza in Senato.